Lady Aiko

Attraverso i quartieri di Roma /3

La zona di Roma che visiteremo oggi è parte del più ampio quartiere istituzionale, il Tuscolano. Siamo nella zona est, quella costeggiata dalla via Casilina; Media periferia oggi ma, quando sorta, costituiva le estreme propaggini di una città che che iniziava a svilupparsi vorticosamente. Stiamo parlando di Torpignattara. Da qui passava il vecchio asse che da Porta Maggiore, attraverso la via Prenestina, via del Pigneto, via della Marranella, via di Torpignattara e via dei Quintili portava verso la Tuscolana ed i Castelli Romani. Lungo quell’asse erano nati insediamenti abitativi spontanei fatti di case basse, poche scuole, una chiesa qua e là con oratori che erano gli unici centri di aggregazione  per i giovani.

Queste alcune delle opere che nel corso di questi anno sono comparse sui muri della zona visitata:

3.1

via dei Savorgnan, opera di Lady Aiko

3.3

via Ciro da Urbino, opera di Sten e Lex

3.4

via Natale Palli, opera di anonimo

3.7

via Galeazzo Alessi, opera di Pureevil

3.5

via Gabrio Serbelloni, opera di Agostino Iacurci

3.9

via Francesco Baracca, opera di Sten e Lex

3.6

via di Torpignattara, opera di anonimo

3.8

via di Torpignattara, opera di Luis Alberto Alvarez

3.10

largo dei Savorgnan, opera di anonimo dedicata a Ciro Principessa, caduto per mano fascista

3.11

via Galeazzo Alessi, opera di Aloha oe

 

Outdoor festival 2014 /6

Lady Aiko (amore), street artist giapponese di fama mondiale viene da un’esperienza formativa da far paura a tutti; ha collaborato con Takashi Murakami (il più grande rappresentante della cultura contemporanea giapponese) e con Banksy; ha dato luogo, con due giovani artisti americani, alla Crew “Faile”. Successivamente è passata ad uno studio personale del mondo contemporaneo. Non ci sono limiti alle sue tecniche pittoriche e riesce a spostarsi con grande facilità dall’uso di bombolette spray ai pennelli, dall’acrilico agli olii, da qualsiasi cosa che lasci colore a frammenti vetrosi o plastici di piccole dimensioni o addirittura microscopiche. Vediamo ora le sue due opere realizzate sui muri di questo grande salone:

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la prima opera

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due particolari

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la seconda opera di Aiko

Outdoor festival 2014 /1

Con questa carrellata, che inizia oggi 16 novembre, vogliamo presentarvi le opere esposte alla Dogana di S.Lorenzo che si trova a ridosso dello Scalo S.Lorenzo, nell’omonimo quartiere romano, stazione oggi utilizzata come deposito per i treni Eurostar di Trenitalia, dove la notte vengono ripuliti, manutenuti e a volte anche raggiunti dai Writers avventurosi; una volta però questa stazione era il cuore del trasporto merci che quotidianamente riforniva la città di Roma di tutto ciò che aveva bisogno per sopravvivere e soprattutto vivere, stiamo parlando di fine ottocento e prima metà degli anni ’50, quando il trasporto su gomma era di là da venire e i treni la facevano da padroni!

All’interno degli immensi locali della Dogana, ormai vuoti ed abbandonati a se stessi, in attesa dell’assalto dei palazzinari romani che stravolgeranno questo luogo di meravigliosa archeologia industriale, ha trovato allocazione la quinta edizione di Autdoor Festival – Moving Forward. Negli anni passati, in giro per Roma o meglio dire al quartiere Ostiense di Roma durante le precedenti edizioni sono state realizzate grandi opere firmate Luca di Maggio, Rero, Sten & Lex, Borondo, Brus, Momo, Sam 3, Agostino Iacurci, Kid Acne, C 215, JBRock solo per citare i più famosi; quest’anno, all’ombra della Dogana si è tentato anche l’esperimento più difficile, ma non per niente, il più riuscito, quello di portare dei Writers puri (quelli che fanno “Lettering”) tra quattro mura, cosa impensabile fino a ieri!

I partecipanti all’edizione di quest’anno, provengono da tutti i continenti, esclusi Australia ed Oceania, i paesi rappresentati sono sette, gli artisti sono: gli italiani JBRock, Laurina Paperina,  Brus, Ike, Hoek, Tnec e Galo, il francese Thomas Canto, i greci del guppo Blaqk, la giapponese Lady Aiko, il norvegese misterioso Dot dot dot, i sudafricani Faith 47 e Jack Fox, lo statunitense Buff Monster.

Se avrete la costanza di seguirci in questo viaggio all’interno di questo mondo di Arte, ed è proprio il caso di dirlo, Con”temporanea”, perché è ufficiale che tutto qui andrà, a breve, demolito, anche chi non ha avuto la possibilità di visitarlo, potrà dire: “C’ero anch’io!”.  Vi presenteremo le opere cercando di ripercorrere l’itinerario così come lo farebbe un visitatore che entrasse alla dogana e si apprestasse a immergersi nell’atmosfera surreale di questo meraviglioso sito.

Si varca un cancello enorme ed entrando nel piazzale si comincia a respirare subito un’aria che odora di arte; di fronte a noi, prima di girare a destra,  scorgiamo un piccolo fabbricato, che probabilmente una volta serviva per ricoverarvi gli attrezzi ferroviari per la manovra dei carri merci: è tutto dipinto. La parete rivolta verso di noi presenta la prima opera che è dell’artista giapponese Lady Aiko:

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il coniglio writer 

Altre due pareti sono state realizzate da JBRock:

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l’opera

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l’ambientazione fra le architetture di un sito carico di fascino

Dopo questo assaggio, torniamo sui nostri passi e ci rechiamo all’ingresso del Fabbricato che ospita Outdoor 2014, facciamo il biglietto che, per nostra fortuna, è valido per tutto il periodo della manifestazione e così avremo la possibilità di ritornarci svariate volte. Ci registriamo come visitatori abituali ed entriamo nel primo grande salone ………………………………….