Mese: settembre 2015

Sulle sponde del Liri /1

Iniziamo oggi un lungo viaggio che ci porterà attraverso i meandri di una fabbrica abbandonata; si tratta di una cartiera che, per la sua notoria sete di acqua, è nata sulle sponde di un fiume; e a causa dell’umidità, una volta abbandonata, il suo destino è stato quello di essere letteralmente avvolta da una vegetazione spontanea rigogliosa che ha avuto il pregio, nonostante il sito fosse nato a ridosso del paese, di nasconderlo all’occhio dei distratti. Questo ha fatto sì che questa fabbrica non andasse distrutta ad opera di mano superba ma, al contrario, si facesse trasformare anzi plasmare, con tutto il fascino che ne deriva, dal lento scorrere del tempo. La presenza di questo mostro dormiente è tradita solo dai piani alti dell’edifico che svettano fra gli alberi con un sottofondo musicale scandito dallo scorrere del fiume Liri. E lì si vedono anche passare, con fare circospetto, pescatori improvvisati che provano a gettare l’amo fra le acque limacciose che scendono dalla valle Roveto.

Mentre nei bui sotterranei sono rimaste le vestigia dell’antico lavoro, cumuli di soda per sbiancare la carta,

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gli immensi ambienti sovrastanti offrono architetture e muri incantevoli nati, sembra apposta, per sostenere squisite opere di street art. E a quanto pare questo sito è molto amato dai nostri artisti che a cadenza regolare vi si recano per esporre le loro opere. Iniziamo quindi una lunga carrellata che ci farà conoscere (per chi non le avesse viste rapidamente, e non sempre degnamente –per quanto riguarda la qualità delle immagini- transitare per il web a documentazione di una gita domenicale fuori porta) opere di incantevole fattura! Buona visione!

Fa gli onori di casa lo street artist Mister Thoms che già da tempo ha realizzano nel sito due opere di pregevole fattura; la prima la scorgiamo da lontano, meravigliosamente incastonata fra le architetture del luogo:

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ed eccola vista da vicino:

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la seconda ci lascia letteralmente a bocca aperta!

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Dopo questa breve introduzione passiamo alla prima artista che l’ultimo giorno dello scorso mese di luglio si è totalmente immersa nell’atmosfera rarefatta di questa cartiera decadente per realizzarvi le sue opere. Si tratta di Rox Piridda, di lei abbiamo ampiamente parlato nell’articolo “Ritorno al luogo ai confini della realtà /5” del 20 agosto scorso

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la fase realizzativa della prima opera 

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l’opera finita

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il muro espositivo

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la seconda opera di Rox

 Ora pazientate un po’! Domani proseguiremo il nostro meraviglioso viaggio all’interno di questa cartiera senza tempo!

Villa Bonelli, fucina murale

Ogni volta che mettiamo piede nel grande parcheggio della fermata “Villa Bonelli”, della linea ferroviaria FL1 di Roma, di automobili parcheggiate ne troviamo sempre meno; in compenso troviamo sempre all’opera qualche Writers che si cimenta con quel grande “Muro Libero” che è uno dei più ricercati siti espositivi della Street Art romana. Anche questa volta, a distanza di pochi giorni abbiamo trovato il parco delle opere esposte tutto rinnovato. Ecco il resoconto:

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N.B. ricordiamo al lettore che contrariamente alle apparenze, più l’immagine si presenta piccola, maggiori sono le dimensioni del murale nella realtà.

Viaggio spazio-temporale

Oggi in una fabbrica abbandonata, pensiamo da almeno quarant’anni, siamo passati attraverso un buco:

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E siamo entrati in un mondo nello spazio indefinito dove il tempo sembra essersi fermato. E tra veicoli semidistrutti,

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bivacchi improvvisati

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e visioni inquietanti,

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abbiamo trovato delle opere di street art che riteniamo siano state viste, oltre che da coloro che le hanno realizzate, solo da pochissimi mortali. Precisando che non siamo in grado di attribuire la paternità di tutte le opere, quello che segue è il resoconto fotografico dettagliato della nostra escursione:

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grande salone di accoglienza

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opera di Poch72                                                    –

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due opere di DeathBIRD

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Preziosi Lettering tra architetture degne di Monsieur Eiffel,

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Ed ora una sequenza di opere realizzate da Lash Dirty Ink:

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Ed infine vi presentiamo due suggestive visioni d’ambiente della struttura visitata:

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torniamo sui nostri passi e ci lasciamo dietro un curioso pupazzo posto, da mano ignota, a custodia del sito

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /211

Il murale che vi presentiamo stasera, 23 settembre, equinozio d’autunno, è stato realizzato da Buff Monster, già incontrato da frequentatori del progetto “FotografiaErrante” il 2 dicembre dello scorso anno 2014, in occasione della nostra decima visita all’Outdoor Festival romano che si tenne nella splendida ambientazione della Dogana dell’ex Scalo Merci della stazione ferroviaria di Roma S.Lorenzo.

Il suo nuovo murale campeggia su di un muro che costeggia via dei Lentuli al Quadraro, altra zona storica della città di Roma. Siamo quasi di fronte ad un’altra opera di street art, un elegante esercizio calligrafico realizzato da Daniele Tozzi (vedasi “Viaggio attraverso il Quadraro /11” dell’8 dicembre 2014). Buona visione!

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l’opera di Buff Monster

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inserita nell’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /210

Oggi parliamo di un quartiere che non visitavamo da tempo; siamo a S.Lorenzo,  una delle zone di Roma più carica di storia e di cultura. In prima linea nel contrastare il fascismo durante la sua ascesa ed anche dopo la presa del potere, il quartiere ha pagato un grande tributo, in termini di vite umane, durante la guerra nel corso del bombardamento del vicino Scalo Ferroviario che praticamente ne distrusse tutte le case. Nel dopoguerra, grazie anche alla vicinanza con la sede universitaria, attraverso le sue strade sono passati i grandi fermenti delle lotte studentesche ed operaie. E ancora oggi il quartiere ospita una moltitudine di studenti che ne animano le serate.

Il complesso di opere che vi mostriamo questa sera superbamente fa mostra di sé in una serie di cornici naturali costituite da un muro di recinzione di aree verdi di pertinenza di due palazzi in via  dei Marsi. La loro creazione non è stata simultanea, prima sono state realizzate le due opere pittoriche rispettivamente da Exit Enter e da James Boy; successivamente sono apparsi i poster realizzati rispettivamente da Otti Art e da Stelle Confuse.

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il gruppo espositivo

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l’opera di Otti Art

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l’opera di Stelle Confuse

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l’opera di Exit Enter

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l’opera di James Boy

 

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /209

Questa sera vi presentiamo un piccola perla apparsa, oltre un anno fa, su un muro defilato di Roma; si tratta di uno splendido poster realizza da Andy Green, artista eclettico e molto riservato; lo abbiamo tenuto da parte per far sì che l’opera resistesse, più che al tempo, all’avidità degli uomini. Fino ad un paio di mesi fa ancora campeggiava nel sito ove sapientemente era stato esposto, tra un elegante muro di mattoni e rifiuti di menti ignoranti. Siamo nel quartiere Montesacro, all’incrocio fra via Ettore Romagnoli e Via Nomentana. Buona visione!

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l’opera

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l’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /208

Aggiornamento un corsa dell’articolo “La bellezza del Lettering” del 29 luglio scorso; i Minions irrompono prepotentemente nel mondo della street art romana; il muro espositivo scelto per l’occasione è quello che regge la via Olimpica, in via Angelo Emo, alle spalle della fermata  Metro A/FL3 “Valle Aurelia”. La preesistente opera di virtuosismo calligrafico a tonalità dominante rossa, presentata nell’articolo di cui sopra, è stata sostituita con l’opera che di seguito vi mostriamo; sempre di lettering si tratta, la dominante è azzurra e vi campeggiano quei simpatici pupazzetti dal volto giallo, che vogliono sembrare molto cattivi ma, nonostante ce la mettano tutta, sono sempre delle simpaticissime mascotte!

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Arte viaggiante /8

Ottavo appuntamento con l’arte viaggiante; treni trasformati in allestimenti espositivi che vediamo sfrecciare puntuali nelle campagne laziali. Colori che si muovono e richiamano l’attenzione dell’osservatore: un contadino intento a sistemare il suo orto, il signore di mezz’età che si allena pedalando sulla sua bicicletta, il distratto viaggiatore che deve utilizzare proprio quel convoglio. E ce n’è per tutti i gusti…………

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