Tadh

Il Lettering di via Renato Cesarini /3

E’ bastata una settimana e il volto del parcheggio di via Renato Cesarini è radicalmente cambiato. Le lunghe opere che avevamo trovato nel corso della nostra visita del 12 scorso sono state tutte repentinamente coperte da nuovi pezzi che noi questa sera abbiamo il piacere di presentare ai frequentatori del progetto FotografiaErrante.

Ci accolgono due opere miracolosamente sopravvissute al poderoso interventi di “restyling”:

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nonché un puppet niente male:

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Ed ora via all’esposizione:

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vista d’insieme del sito espositivo

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /248

Avevamo messo in serbo l’articolo per oggi ultimo giorno del mese di febbraio, perché per noi ha sempre rappresentato l’ultimo giorno di inverno, non tanto per il freddo che normalmente arriva proprio allora, ma quanto per il fatto che il giorno successivo è marzo, e marzo si sa, è la primavera; poi le giornate si sono ormai allungate quel tanto che è lecito pensare che la strada sia tutta in discesa. Quindi quale occasione migliore per presentare una esplosione di colori artistici emersi dalla grande manifestazione (The Jam2) tenutasi il 3 ottobre scorso per commemorare Crash Kid.

Crash Kid, al secolo Massimo Colonna, è stato il pioniere della breakdance italiana ed uno dei figli più generosi della scena Hip Hop; cominciò la sua attività giovanissimo, a solo 12 anni era membro della Special Breaking Crew. Morì giovanissimo all’età di 26 anni.

I suoi amici di allora e quelli più giovani, che non lo hanno conosciuto ma che idealmente a lui sono vicini, si sono ritrovati nel passaggio laterale del ponte ferroviario della stazione di Roma Trastevere che sovrappassa le vie Portuense e Ettore Rolli (nessuno sa quale sia l’una e quale l’altra) ed hanno realizzato, proprio per ricordare Massimo, delle meravigliose opere di street art. Eccovene qualcuna:

n.b. volutamente non citiamo la paternità delle opere perché il 3 ottobre il quel piccolo sottopassaggio c’erano tutti, anche quelli che non erano potuti intervenire.

 

Parte prima: le opere

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Parte seconda: il custode del muro espositivo

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Parte terza: presenze

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /231

Per il murale al giorno di oggi 12 dicembre, ci spostiamo nel quartiere Ostiense, uno dei più attenti e prolifici per la produzione di opere di street art. All’interno di esso sperimentano le avanguardie più giovani della cultura artistica di strada; da qui partono gli street artist che poi si affermano prepotentemente sulla scena romana e non solo.

Le opere che presentiamo questa sera, di artisti da noi non conosciuti (e di questo ce ne scusiamo con i frequentatori del progetto “FotografiaErrante”),  spiccano sul muro posteriore della fermata della “Metro B” Garbatella e sono visibili dopo aver percorso il lungo sovrappasso che dalla fermata stessa porta i viaggiatori verso la via Ostiense. Non appena si gira per scendere le scale che portano al piano strada possiamo ammirare dal vivo ciò che stasera possiamo vedere standocene comodamente in poltrona.

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in primo piano, opera di anonimo; sulla colonna in alto si staglia una classica opera di Tadh

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la seconda opera che presentiamo oggi

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visione d’insieme

Il lettering di Riva Ostiense /2

Questa sere torniamo a Riva Ostiense, quella parte di Lungotevere che, partendo da via del Porto Fluviale, si perde nel nulla dopo aver costeggiato da una parte la zona di Archeologia Industriale che fu il gazometro di Roma e dall’altra un ponte pedonale nuovo di zecca e una sponda del Tevere con un campeggio “sui generis”.

Il lungo muro che delimita e protegge l’ex gazometro è divenuto, nel tempo, una ambita parete espositiva per i giovani street artist romani; l’avevamo visitata il 7 marzo scorso; da allora si è rinnovata, in particolare c’è un lungo murale dipinto da una Crew molto organizzata e con le idee molto chiare.

Questi ragazzi hanno realizzato un lungo murale che nel tempo si è trasformato specie nella colorazione; ecco l’antefatto che presentiamo, per motivi di spazio, in tre tronconi (l’intero murale sarebbe giocoforza apparso molto piccolo e quindi non godibile):

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prima parte

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seconda parte

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terza parte

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particolari

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intimità familiare

Nel corso del completamento dell’opera, in particolare il colore di fondo è cambiato sensibilmente fino a quando è divenuto decisamente più scuro. La cosa ha dato più eleganza all’opera!

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sezione di sinistra

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sezione centrale

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sezione di destra

 Non c’è che dire, questo lungo murale è di sicuro effetto; tant’è che oltre che essere ammirato dai viandanti e dai frequentatori assidui del luogo,

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viene spesso scelto come fondale per performance artistiche:

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