Hoek

Il lettering di via Marilyn Monroe /8

Dopo aver fatto una ricognizione esaustiva  dei pezzi esposti alla spicciolata su questo grande muro libero che si trova in via Marilyn Monroe facciamo il punto ai giorni immediatamente successivi al 1° Maggio.

Ecco quello che resta delle vecchie murate, solo Gojo, Hoek e Teddy Killer:

8.12

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Una vera e propria rivoluzione è avvenuta proprio in occasione del 1° maggio; tanto per cominciare è arrivato un treno carico di …………….. Arte Viaggiante:

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il pezzo

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 nell’ambiente

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8.5     8.6

nei dettagli

Poi, ai margini di questo elegante treno, altri due pezzi; alla sua sinistra vediamo un bimbo dormiente, in posizione fetale:8.1

Alla destra un variopinto esercizio calligrafico corredato di puppet:

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poi un’altro sbrigativo pezzo  seguito da una figura uscita da un fumetto:

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Per terminale con un lungo pezzo, intorno ai 20 metri, con tonalità dell’azzurro.

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Insomma un muro totalmente rinnovato sul quale sopravvivono solo alcuni pezzi realizzato nel corso dell’inverno. Ma il destino dei nuovi pezzi non è stato roseo; dopo pochi giorni, diciamo al massimo tre o quattro, mano ignota ha provveduto a ricoprirli con secchiate di vernice bianca, dicono diluita con acqua, che ne ha modificato definitivamente l’aspetto. Fortuna ha voluto che “FotografiaErrante” sia giunta in tempo per testimoniare la loro presenza incontaminata, e questo è giusto! Poi la strada fa quello che decide!

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /275

Visita interessata al “CSOA Auro e Marco” di Spinaceto, zona romana oltre il Grande Raccordo Anulare, al bordo della via Pontina che porta a Latina e poi prosegue per Terracina. Siamo andati in quel Centro di Aggregazione Sociale assurto di recente alle cronache “fantasy” romane per l’assurda pretesa del Podestà di Roma nominato dal potere e non dai cittadini. Lì vi abbiamo trovato, fra gli altri, due pezzi di tutto rispetto che, con molta probabilità, dopo il passaggio sul progetto FotografiaErrante, trovernno degna collocazione  anche nel progetto editoriale della casa editrice indipendente “Il Galeone”. I due pezzi sono rispettivamente di Gojo e di Hoek, buona visione!

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l’opera di Gojo

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l’opera di Hoek

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /253

Della iniziativa “Io non mi lasci fregare” già abbiamo parlato in questo progetto (vedasi Murale al giorno numero 246 del 12 febbraio scorso); gli street artist italiani si sono impegnati a mantenere viva l’attenzione sul furto/rapina perpetrato ai danni di diciassette opere di artisti  che hanno fatto grande la cultura italiana, da Jacopo Tintoretto al Mantegna, da Pisanello al Bernini, e quella europea, basta citare il padre del barocco Rubens. Ma la cosa più grave è che quell’orrendo misfatto è stato fatto passare nel silenzio più assoluto da coloro che gestiscono l’informazione nel nostro belpaese (sic). Ovviamente al primo posto c’è lo scandaloso disinteresse delle istituzioni nel tutelare tutto ciò che dovrebbe essere bagaglio storico e culturale dei cittadini. Un museo  come quello di Castelvecchio,  custode di opere di inestimabile valore, abbandonato a se stesso, con pochi addetti e controlli di sicurezza nulli dove tre persone nella più totale sicurezza (per loro) hanno potuto mettere mano a veri e propri capolavori dell’arte ed indisturbati si sono poi volatilizzati nel nulla. Ad oggi non si hanno notizie di dove sia finito questa immensa perdita per la cultura italiana.

Anche lo street artist Hoek, conosciutissimo ai frequentatori del progetto “FotografiaErrante”, ha voluto dare il suo contributo a questa iniziativa, peraltro anonima per quanto riguarda l’esposizione delle opere per strada,  reinterpretando nel suo stile il ritratto di Girolamo Pompei che Giovanni Bellini stese ad olio su una tela.

Il sito  è suggestivo, appartato e nello stesso tempo soggetto a vere e proprie scorribande di writers che ne modificano rapidamente l’assetto espositivo; pertanto diamo un consiglio a chi volesse vedere l’opera dal vivo: affrettatevi!

Siamo nella zona ovest di Roma, periferia media, lungo l’asse viario a scorrimento veloce Isacco Newton, sotto la sovrastante via Portuense che corre su dei piloni che danno all’ambiente un aspetto tetro. A farne le spese è anche quel meraviglioso cimitero di S.Maria del Carmine – Parrocchietta.

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l’opera, libera interpretazione del ritratto di Girolamo Pompei realizzato da Giovanni Bellini

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l’opera inserita nell’ambiente

Visto che ne abbiamo l’occasione facciamo una rapida carrellata delle opere esposte nel sito, che come abbiamo già detto, è sottoposto ad un rapido mutamento per quanto riguarda l’assetto espositivo

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Il lettering della fermata FL1 a Villa Bonelli /8

Passate le feste di fine anno riprendiamo il discorso sulla street art romana riannodando il filo lì dove l’avevamo lasciato il 21 dicembre dello scorso anno. Torniamo al parcheggio a servizio della fermata “Villa Bonelli” della linea FL1 per ammirare le ultime opere realizzate sul quel grande muro libero di contenimento della linea ferroviaria che collega l’aeroporto di Fiumicino con il centro della città. Vera e propria galleria espositiva, il sito viene rispettato anche dagli automobilisti che lasciano il loro veicolo per utilizzare il mezzo ferroviario, i quali si guardano bene dal parcheggiare nei posti  antistanti il muro così dal lasciare ampio campo visivo al visitatore.

Quelle che presentiamo questa sera sono le opere realizzate dalle migliori firme del writing romano, da Hoek ad Ike, da Teddy Killer a Eukary ota, da Loste a Rosk, da Bone della Crew TNT  a Nina della Style Lovers Crew e tanti altri con i quali ci scusiamo per non averli citati. Una particolarità: uno dei volti (quello senza occhiali) che vedrete di seguito è stato nottetempo sottoposto a maquillage ad opera di ignoti: vi è stato apposto un tatuaggio di sembianze canine e è stato dotato di barba posticcia realizzata con pennarello e sembra che la cosa non sia stata affatto gradita dall’artista che aveva realizzato l’opera originale. E come di consueto, ……. buon godimento!

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la murata di sinistra – TNT Crew

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dettaglio n.1 

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dettaglio n. 2 – Eukary Ota

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ultimi controlli                  –                         alice fa la guardia

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dettaglio n. 3

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la murata di destra

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dettaglio n. 1 – Hoek

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dettaglio n. 2 – Ike

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dettaglio n. 3 – Teddy Killer

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dettaglio n. 4 – Loste e Rosk

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primissimo piano

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il sito espositivo

Il lettering della fermata FL1 a Villa Bonelli /7

Anteriori temporalmente alle opere presentate il 18 novembre con l’articolo 6 della medesima serie, sono le opere che presentiamo questa sera. In particolare, con la murata del 21 ottobre, si commemorava l’arrivo nel futuro di Marty McFly, protagonista di quella che divenne poi la trilogia più fortunata della storia del cinema: “Ritorno al futuro”. E come nessuno ci sono riusciti due valori storici della street art romana, Gojo e Hoek, a rendere l’idea della sacralità di un fenomeno che ha segnato gli ultimi quindici anni dello scorso XX secolo, i quali hanno immortalato Doc Brown e Marty McFly in un affresco dai colori forti e scanzonati:

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l’opera di Gojo e Hoek

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Doc Brown

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Marty McFly

Facevano poi compagnia all’opera i murales che presentiamo qui di seguito:

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20 metri di esercizio calligrafico

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il sito

Il lettering di via Luigi Chiarini /6

Abbiamo lasciato via Luigi Chiarini, il Politecnico del Lettering, oltre un mese fa (15 ottobre). Tornandoci in visita questa mattina non siamo rimasti delusi; sotto il ponte che sostiene il comprensorio sovrastante abbiamo scovato un raffinato esercizio sull’uso del colore rosso in tutte le sue sfumature. Gli artisti che lo hanno realizzato si sono aiutati solo col nero, dando suna stupefacente profondità all’opera che questa sera vi presentiamo!

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l’opera

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particolare Hoek “Leo”

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particolare Killer “Bear”

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l’ambiente

Il lettering della fermata FL1 a Villa Bonelli /6

Sesta puntata del romanzo infinito scritto sui muri del parcheggio a servizio della fermata Villa Bonelli della linea FL1 gestita dalle Ferrovie dello Stato. Ricordiamo, per i più distratti, che siamo nella zona di Roma, denominata Magliana Nuova, del più esteso istituzionale quartiere Portuense. Il grande muro di cui parliamo delimita il parcheggio di scambio gomma/rotaia; fu a suo tempo individuato come “muro libero” sul quale i writers romani potessero esporre le loro opere di street art senza incorrere negli oscuri rigori della legge e nel corso degli anni è diventato uno dei più ambìti  siti espositivi sul quale gli artisti, specie dell’area Lettering, fanno a gara per presentare al pubblico le loro opere. Può capitare anche che un murale regga meno di uno o due giorni, come possiamo anche noi ben testimoniare per esperienza diretta, per essere stato subito coperto da una nuova opera.

Il murale che presentiamo oggi, a nostro parere di pregevole fattura, è stato realizzato domenica scorsa, 15 novembre, dalle migliori firme del writing romano. Una particolarità è che tutti i posti macchina del parcheggio che si appoggiano verso il muro in questione non vengono, per riverente rispetto, mai occupati dagli automobilisti che lasciano in sosta le loro vetture per utilizzare il treno metropolitano. E noi amanti del bello, ne approfittiamo per goderci una visita tranquilla del sito e per rubare immagini meravigliose delle opere presenti, complice anche la stupenda esposizione a sud del muro in questione. Buona visione.

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Come si può ben capire dalla ridotta dimensione dell’immagine, che come sappiamo è inversamente proporzionale alla grandezza della superficie fotografata, questo muro espositivo è davvero enorme; tale carenza tecnica va a discapito del godimento dalla visione. Pertanto qui di seguito presentiamo singolarmente tutte le varie parti del murale per meglio far cogliere allo spettatore la bontà delle opere:

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Ancora Lettering

Non paghi della fuga verso il Lettering di ieri, anche oggi, complice la bellissima giornata, calda ma non troppo, ci siamo palleggiati da una parte all’altra della nostra bellissima ma maltrattata città a bordo del nostro ferro a pedali! Siamo andati, su suggerimento di un nostro amico, al parco della Pineta Sacchetti, quartiere Trionfale, a nord/est di Roma; da lì siamo scesi verso la zona sud/est della città a Villa Bonelli, quartiere Portuense per arrivare al parcheggio della fermata della ferrovia metropolitana FR1 che porta all’aeroporto di Fiumicino; in quel parcheggio c’è un cosiddetto “Muro Libero” messo dalle istituzioni a disposizione (sic) dei writers romani per realizzarvi le loro opere. Sul quel muro le esposizioni durano pochissimo; a volte un’opera non riesce ancora ad asciugarsi che già viene  rinnovata per sovrapposizione di un’altro murale.

Ovviamente la fanno da padrone i virtuosismi di calligrafia impreziositi da piccole, ma non per questo non ammirevoli, tracce di figurativo. Ecco cosa abbiamo trovato oggi:

Pineta Sacchetti, Parco del Pineto

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figurativo onirico posto come gendarme a separare i due esercizi calligrafici sopra presentati realizzato da una street artist gia conosciuta dai frequentatori del progetto “FotografiaErrante”

Villa Bonelli, parcheggio ferrovia metropolitana FR1

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visione ambientale

La bellezza del Lettering

Torniamo sul nostro debole nel campo della street art. Oggi ci siamo recati al quartiere Trionfale, il XIV di Roma, intorno alla città del Vaticano, in via Angelo Emo, proprio al confine col il quartiere Aurelio, sotto il ponte stradale che sostiene la via Olimpica, così detta perché aperta nel 1960, in occasione della XVII olimpiade per collegare gli impianti sportivi posti a nord della Capitale con la zona dell’EUR dove al “Laghetto” si disputavano le gare di canottaggio e al nuovo velodromo le gare di ciclismo su pista.

Ebbene sotto quel ponte abbiamo trovato un’opera collettiva di virtuosismo della calligrafia cui hanno partecipato alcune tra le migliori firme della street art romana. Come di consueto per la branca “Lettering”, non assegneremo la paternità delle opere ai singoli artisti; lasciamo che gli autori vengano individuati a seguito della ricerca individuale dei frequentatori del progetto “FotografiaErrante”. Buon godimento!

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l’opera incorniciata dal complesso stradale e da un apparente ambiente bucolico

Ed ora, una visione ravvicinata dei componenti della murata:

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /182

Ieri, in piazza S.Pier Damiani a Casal Bernocchi, zona di Roma compresa fra Vitinia ed Acilia, lungo la via Ostiense, un gruppo di street artist si è impegnato per raccogliere fondi con cui aiutare Chiara, una ragazza del luogo massacrata di botte dal compagno (si fa per dire, noi preferiamo chiamarlo semplicemente delinquente della peggior risma), entrata in coma per i traumi riportati ed oggi ancora in stato di infermità. Si sono mobilitati per l’occasione Gojo, Hoek, Teddy Killer, Groove, Nicola Tiberio, Giulia Giorgi, Boris Minardo Incitti, Adriano Piccinini ed un folto stuolo di Writers principianti che hanno pazientemente ascoltato e fatto tesoro dei consigli loro dati dai colleghi più famosi ed esperti.

In primis mostriamo alcune opere di lettering realizzate da giovani promettenti street artist: Noce One, Sope e Hug;

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Un lettering più maturo,

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alcuni artisti all’opera;

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Gojo che immortale il progetto “FotografiaErrante”

Ed ancora due delle opere realizzate per l’occasione:

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il murale di Hoek

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parte della murata Lettering; a sinistra Hoek, a destra Gojo