Trullo

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /225

Con i “Murale al giorno” numero 212, 213, 215 e 216 pubblicati nella prima quindicina dello scorso mese di novembre ci eravamo trasferiti al Trullo, zona edificata a cavallo fra le due guerre, che ospitò dapprima il popolo cacciato dal regime dal Rione Alessandrino raso al suolo per costruire via dell’Impero (divenuta poi via dei Fori Imperiali), in attesa della loro definitiva deportazione al Quarticciolo e quando questa avvenne fu usato per dare casa a tutti coloro che venivano sfrattati con la forza dai quartieri centrali della città per fare posto alla classe dirigente fascista.

Avevamo documentato l’impegno  messo in cantiere dai residenti, per riqualificare culturalmente quel quartiere abbandonato a se stesso dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute da sempre, ormai ci viene da dire. Avevamo presentato le opere realizzate da alcuni degli street artist più famosi della città, da Solo a Diamond, da Bol 23 a Gomez; questa sera soffermeremo la nostra attenzione sulle opere esposte da una parte di altri artisti partecipanti:

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opera di Jerico

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opera di Mr. Klevra (work in progress)

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l’entrata del mercato dipinta da Piger e Ivan

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tre particolari dell’opera

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due pareti contrapposte affrescate da Marco Tarascio

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l’opera di Marcy

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“pittori anonimi del Trullo”

E per finire un’altra carrellata di deliziose opere realizzate per lo più da artisti che vivono nel quartiere:

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /216

Restiamo un attimo al Trullo, ne abbiamo parlato negli ultimi tre “murale al giorno”; quel tanto che basta per gustarci l’opera realizzata dallo street artist Diamond; siamo in via Ventimiglia, il muro è quello della scuola:

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l’opera

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particolari

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cittadini del Trullo in visita all’opera

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /215

Questa sera facciamo una nuova sosta al Trullo il popolare quartiere di Roma dove i cittadini organizzati, in attesa di un auspicato intervento di riqualificazione morale e culturale da parte degli organi della politica preposti all’organizzazione di una vera società civile, si sono rimboccati le maniche per rendere più accogliente esteticamente il luogo dove vivono. Dopo aver visto le opera realizzate da Gomez (murale al giorno 212 del 5 novembre) e da Bol 23 (murale al giorno 213 del 6 novembre), è ora la volta di Solo che ha tra l’altro anche il privilegio di essere cresciuto proprio al Trullo!

Ebbene, la sua opera è un piccolo giallo, dapprima era questa:

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l’opera di Solo in fase realizzativa

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Si comincia a discutere, critiche più o meno velate, avanzate con argomentazioni illogiche e fuori dalla grazia di dio fanno si che vengano attuate delle correzioni che fanno diventare l’opera così:

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l’opera finale di Solo

A molti osservatori distratti le opere potrebbero sembrare uguali, invece una piccola censura c’è stata ed ha privato il risultato finale di freschezza, non perché non sia all’altezza, ma solo perché si è persa l’occasione per non stare dalla parte dei frati!

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l’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /213

Al Trullo, alla grande convention di street art che si è tenuta di recente, c’era anche Bol 23, animatore di una delle storiche Crew romane, un sicuro punto di riferimento per gli street artist emergenti; pronto a dispensare consigli ai più giovani, forte dell’esperienza, maturata sul campo in oltre due decenni di duro lavoro, dalle passate storiche e sensazionali sui treni ai muri di Roma che hanno visto nascere e volare via una miriade di Lalli e Lalle, pappagalli dall’enorme becco giallo, anch’essi prodighi nel dispensare consigli al viandante.

Magistrale l’opera (dedicata come sempre all’amata Giulia) esposta sui muri del Trullo: un Lallo calligrafo esprime poeticamente una riflessiva espressione dell’artista. ………Daje!

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l’opera

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l’ambiente

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Lallo calligrafo

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /212

Riprendiamo stasera la serie “Un murale al giorno” lasciata anch’essa in disparte per troppo tempo; l’ultima esposizione risale al 23 settembre scorso. E lo facciamo alla grande presentando un’opera di Luis Gomez de Teran, sublime come lui ci ha abituato da tempo, fin da quando quel giorno affrescò le pareti che incorniciano l’ingresso alla metropolitana nella fermata S.Maria del Soccorso della linea B di Roma. Siamo al Trullo, nell’ambito del grande progetto, messo in cantiere dai residenti, per riqualificare culturalmente quel quartiere di Roma carico di storia popolare. Nato a cavallo fra le due guerre, il quartiere fu usato temporaneamente per ospitare il cittadini sgomberati nel Rione Alessandrino quando furono demolite le loro case per costruire via dell’Impero (divenuta poi via dei Fori Imperiali), in attesa della loro definitiva deportazione al Quarticciolo e zone limitrofe che formarono infatti il nuovo quartiere Alessandrino.

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l’opera di Gomez

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Work in progress

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piano americano

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incontro ravvicinato

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con la gente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /58

Oggi, sabato 27 settembre, dopo una giornata passata a mollo nelle piscine termali del viterbese, facciamo una piccola sosta al Trullo, quartiere anch’esso ultrapopolare della periferia ovest di Roma. Tra le case popolari supervariopinte spicca questa meravigliosa opera di Solo, realizzata nel corso dell’estate.

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l’opera

“All’inizio eravamo in tre. Una sera di quattro mesi fa ci guardammo intorno e decidemmo che avremmo cambiato questo quartiere” (I pittori anonimi del Trullo).

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il contesto                                                                un particolare