Testaccio

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /207

IL murale al giorno di oggi 3 agosto lo siamo andati a cercare in un Centro di Aggregazione Sociale della Capitale, tra quelli storici, “Il Villaggio Globale”, nato nel 1990 come centro interculturale all’interno dell’ex Mattatoio di Testaccio con l’occhio rivolto ai temi legati all’immigrazione. L’opera che presentiamo questa sera, realizzata dal Collettivo Guerrilla Spam, riempie completamente le pareti di un lungo corridoio che dall’ingresso porta al chiostro; su di esso si aprono poi varie porte che immettono al grande salone delle conferenze e a vari locali di servizio.

Guerrilla SPAM nasce nel novembre 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di attacchinaggio negli spazi urbani, senza un nome e un intento definito. Dopo alcuni mesi arriva un riscontro dal pubblico e si consolida la guerriglia urbana, dando un nome al gruppo: Guerrilla SPAM. Dal 2011 si susseguono numerosi lavori in strada in tutta Italia e all’estero, che mantengono un forte interesse per le tematiche sociali e per il rapporto tra individuo e spazio pubblico, prediligendo l’azione urbana illegale all’evento più ufficiale e autorizzato (da http://guerrillaspam.blogspot.it/).

L’opera, realizzata nel mese di marzo di quest’anno, è l’attacco n. 85 e porta il nome “Salita (e discesa) dal colle della sapienza”.

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stipiti d’ingresso 

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la parete sinistra

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il frontone di raccordo

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la parete destra

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /201

Il maestro JBRock è tornato prepotentemente alla ribalta! Oggi abbiamo scovato tre sue opere, tre di quelle facce cui ci ha abituato negli ultimi tempi; volti seri privi di sguardo ma con un segno distintivo che li accomuna e sembra li voglia costringere a sorridere.

I primi due volti accompagnati da un doppio accenno calligrafico son messi in mostra sulla parete esterna del Villaggio Globale, per l’esattezza sul lungotevere Testaccio dove va a morire a ridosso delle mura Aureliane, sotto il ponte ferroviario della stazione Ostiense. Ovviamente siamo nel XX Rione di Roma, per l’appunto Testaccio.

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il primo volto

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protetto da due accenni di lettering

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il secondo volto

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una visione d’insieme

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in un campo più largo

Il terzo volto è in mostra in quel salone espositivo che è il parcheggio della fermata, della ferrovia FR1, di Villa Bonelli, dove le opere si accavallano ad un ritmo frenetico.

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il volto di Villa Bonelli

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piazzatosi a margine di un preziosissimo esercizio trivalente di Lettering come se volesse proteggerlo da misteriosi incursori

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /199

Oggi 7 giugno, presso Eutropia alla Città dell’altra Economia, siamo nel Rione Testaccio della città di Roma, alle ore 18,00 è stato ufficialmente aperto il Pride Park nell’ambito del Roma Pride.

Il Pride Park, che si svolgerà nei giorni che precedono l’oceanica parata del 13 giugno nel cuore di Roma, è insieme un luogo e un’occasione d’incontro fra le persone LGBTQI e la città.

Dalle 18:00 di oggi  fino a mezzanotte, il calendario del Pride Park vede intervallarsi dibattiti sulle questioni LGBTQI, con relatori e ospiti del mondo istituzionale, sociale e culturale, esibizioni musicali e spettacoli teatrali e di intrattenimento, tra stand delle associazioni, punti ristoro e area fitness. Gli eventi si svolgeranno nel palco centrale e sulle terrazze laterali, allestiti sul piazzale della Città dell’Altra Economia e in una sala dibattiti interna accessibile dal piazzale.

Per tutta la sua durata il Pride Park ospiterà la mostra “Una Rivoluzione Annunciata” con opere di Luciano Parisi, Massimo Crisafulli, Monica Vecchio, la Street Art Exposition di Diamon, Solo, Moby Dick e le memorie fotografiche dei Camping Gay degli anni ’80. (fonte: sito internet http://www.romapride.it/2015/)

Nel corso della nosta visita al sito, abbiamo accertato e documentiamo la presenza di un murale realizzato a più mani, dagli street artist, Diamon, Moby Dick (alias Marco Tarascio) e Solo. Un plauso a questi tre ragazzi, oltre che per il loro lavoro artistico,  per l’aver scelto di schierarsi dalla parte di chi lotta contro la discriminazione sociale dei benpensanti.  Eccovi l’opera realizzata al Pride Park!

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l’opera

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settore sinistro Diamond

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settore centrale Moby Dick (Marco Tarascio)

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settore destro Solo

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un po’ d’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /187

Questa sera, siamo arrivati al 20 maggio, vi presentiamo due chicche di Borondo; presenti ambedue al Rione Testaccio, in via Alessandro Volta; la prima opera sta sullo stipite dell’ingresso di una galleria d’arte contemporanea, la seconda sulle mattonelle all’interno del bagno della stessa galleria. Una curiosità: della prima opera esiste un’altra copia, di dimensioni leggermente più grandi esposta su di una palina informativa di ATAC a largo Chigi (vedi Murale al giorno numero 63 del 4 ottobre 2014). Buona visione!

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /176

Con il murale al giorno numero 170 avevamo presentato alcune opere di ex Voto. Ognuno di noi ha una nostra signora ritagliata su misura per il nostro lavoro, le nostre passioni, i nostri ideali. Oggi, a Nostra Signora della Metallurgia e alla Madre della Resistenza, si aggiungono altre tre “Mary”:

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Santa Madonna della Fotografia – sottopasso via delle Conce

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Nostra Signora der Futteball

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incastonata in una nicchia in via Nicola Zabaglia, di fronte a quello che fu il campo di calcio di Testaccio

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Mary Ramona, in un anfratto di via Giuseppe Libetta ad Ostiense

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semipiano americano

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /167

Oggi, di passaggio all'”Altra Economia” dove la buona stagione ha portato una marea di gente, abbiamo sbirciato alla porta del “CSOA Villaggio Globale”.

Il Villaggio Globale, occupato nel lontano 18 aprile 1990, è nato come centro interculturale all’interno dell’ex-mattatoio di Testaccio. Da sempre il Villaggio Globale ha portato avanti battaglie di interesse sociale, con particolare attenzione verso i temi legati all’immigrazione. Diverse fasi hanno attraversato la sua storia, segnata soprattutto da iniziative musicali e culturali che negli anni hanno visto ruotare attorno alle sue mura migliaia di persone.

Da sempre graffiti e murales hanno decorato il Villaggio Globale, negli ultimi tempi si è voluto dare più attenzione a questo aspetto mediante interventi ragionati e selezionati, al fine di dare spazio a chi nella sua opera sappia dare un messaggio piuttosto che una propria e individuale espressione.

E quelle che presentiamo questa sera sono le ultime opere realizzate all’interno di questo centro di aggregazione sociale e sono state realizzate, nell’ordine da Zed 1, Mister Thoms, Claudia Guiducci e La 180 Crew:

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l’opera di Marco Zedone, in arte Zed 1

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l’opera di Mister Thoms

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l’opera di Claudia Guiducci

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La 180 Crew

Ah, dimenticavamo: fuori dalla porta di ingresso del Villaggio Globale, dal lato del Lungotevere Testaccio, ha fatto mostra di sé, se pur per brevissimo tempo, un poster di pregevole fattura, messo in risalto da una luminosa cornice di smalto rosso sangue, che porta la firma “A. Grossi” e che, a nostro parere, merita di essere visto.

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Il lettering dell’Altra Economia

Nostalgia del Lettering? Ce la facciamo passare subito.

Restiamo nel Rione Testaccio e facciamo un salto all'”Altra Economia”, in quel sito una volta adibito alla macellazione ed alla distribuzione delle carni destinata alla città di Roma. Lì, lungo la recinzione con tavolato che divide la zona di competenza della facoltà di Architettura dell’Università diffusa di “Roma Tre” da quella che è l’area utilizzata per manifestazioni varie che si svolgono principalmente con l’avvento della bella stagione, convergono periodicamente street artist, principalmente del Lettering, che ne cambiano continuamente l’aspetto realizzando le loro variopinte evoluzioni della lettera. Facendovi visita in questi giorni passati, abbiamo trovato il sito completamente rinnovato e lo condividiamo volentieri con i frequentatori del nostro progetto.

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Nel corso della nostra battuta siamo incappati in una ex fontanella ormai in disuso, cui un artista di nostra conoscenza, JBrock, ha  voluto dare nuova vita:

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l’opera

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l’ambiente

 

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /155

Da tempo avevamo messo sotto controllo il murale che vi presentiamo questa sera. Speravamo inconsciamente che il suo autore sarebbe tornato sui sui passi terminando l’opera che a noi, poveri ignoranti, era sembrata incompleta. Invece, forse, era nell’idea dell’artista che quei volti misteriosi restassero così, appena accennati ma con un’espressione ben definita. Il murale del giorno, questa sera ve lo presentiamo in tinta monocromatica, in un bianco e nero che, a nostro parere, molto s’addice all’opera. Ovviamente siamo a Roma, in via della Piramide Cestia, al Rione Testaccio, di fronte al muro di recinzione del Cimitero Acattolico. Approposito di questo cimitero, divenuto, alla stregua dei suoi omologhi parigini, meta di visite per la sua bellezza artistico-architettonica e per quell’aria bohémienne e culturale che vi si respira, era, fino al 1870, il luogo dove, nottetempo, venivano sepolte le salme dei non cattolici e dei cattolici morti suicidi. Tale cimitero è conosciutissimo ed è ambitissimo per l’estremo riposo; in esso vengono ora seppelliti i non cattolici stranieri nonché quegli italiani che le vicissitudini della vita li hanno fatti sentire stranieri in Italia. Un altro particolare, a Roma vi erano vari cimiteri per gente “particolare”, dalle parti del Pincio c’era il cimitero degli artisti, sull’Aventino c’era il cimitero degli Ebrei. Eccovi ora l’opera cui accennavamo all’inizio:

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Ed ora i tre volti visti in primissimo piano:

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 Ed infine l’ambiente in cui vive il murale (sullo sfondo si intravvede il “monte dei cocci”)

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /97

Stamattina, complice il tam tam sul Web, ci siamo recati alla galleria “La Strada” a Testaccio, rione sud di Roma.  Da qualche giorno, espone uno street artist italo-filippino, tal Jerico, un espressionista puro che con i ritratti su poster ci sa fare niente male;  ne ha realizzati sei e li ha esposti, penso tutti in una notte, scovando delle incantevoli cornici naturali su palazzi e muri di recinzione nelle strade di Testaccio. Anche la tonalità di colore delle opere si avvicina all’aspetto estetico dei palazzi e quindi  si sono inserite perfettamente nell’ambiente.

Jerico è assurto questi giorni alle cronache cittadine per aver realizzato al teatro Palladium un’opera per celebrare il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino.

Ora vi mostro i murales  esposti a Testaccio:

parte prima: le opere

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via Aldo Manuzio 

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via Galvani

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via Galvani

parte seconda: l’inserimento nell’ambiente

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /95

Oggi, domenica 9 novembre, approfittiamo della bella giornata e ci trasferiamo nella zona nord di Roma; raggiungiamo in bicicletta via Sabotino, al quartiere della Vittoria,  dove scoviamo questo bellissimo murale dipinto sulla facciata esterna dell’edificio del mercato, realizzato dallo street artist belga Roa per ricordare l’orsa Daniza morta nel Parco Nazionale d’Abruzzo a seguito, sembra, di una dose eccessiva di narcotico.

Il murale è stata realizzato nell’ambito del progetto di street art sociale “Spray 4 Your Rights” rivolto alla riqualificazione dei luoghi di aggregazione sociale di Roma con opere di arte contemporanea. Dello stesso autore è la lupa (visibile da via Galvani) realizzata sulla parete cieca di un palazzo di sette piani del rione Testaccio che vi mostriamo per completezza di informazione.

 

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Danzina, l’opera

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l’ambiente

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la lupa