Trastevere

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /289

Carrellata conclusiva della esposizione di opere di un gruppo di artisti nelle strade di Trastevere; Il progetto e le figure che hanno caratterizzato l’evento sono sinteticamente descritti negli articoli precedenti (ben quattro); ci restava di fare la conoscenza di Kortenius: ebbene in un futuro molto prossimo, faremo la sua conoscenza. Passiamo quindi, senza indugio, a goderci le ultime opere che mancavano alla nostra collezione:

 

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via della Lungaretta

Concentriamoci ora sulle singole opere presenti un questa murata:

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Ci spostiamo ora percorrendo via della Lungaretta verso viale Trastevere ed arriviamo in vicolo della Torre, qui accanto ad un simpaticissimo artigiano sudamericano troviamo altri tre pezzi

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 Poco più avanti arriviamo in vicolo di S.Agata; anche qui troviamo una esposizione collettiva (Mr. MinimalJJK, Cara Carmina e K2m)

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Attraversiamo ora viale Trastevere e dall’altra parte del Rione riprendiamo via della Lungaretta (he sì, perché viale Trastevere prima non esisteva; è stata una forzatura di regime, prima il ritmo del Rione scorreva parallelamente al fiume che ne scandiva i ritmi!) Sulla parete laterale del cinema Reale, l’ultima esposizione.

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K2m

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Cara Carmina

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Nel corso della nostra escursione abbiamo anche fatto attenzione ad opere già presenti nel Rione e chre non erano state filtrate dal progetto FotografiaErrante; ecco le più significative:

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via della pelliccia

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K2m e Mr. Minimal via dei Fienaroli

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Otom in via della Fratte di Trastevere

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /288

Quarto e penultimo appuntamento con la collettiva mondiale di artisti finlandesi, messicani/canadesi, spagnoli/francesi ed italiani che hanno invaso i vicoli di Trastevere, forse il più particolare dei Rioni un cui è divisa la parte di Roma racchiusa fra le mura Aureliane. Avevamo chiuso l’articolo di ieri con i pezzi esposti in via della Lungaretta, nel tratto compreso fra piazza S.Apollonia e piazza S.Maria in trastevere. Oggi attraversiamo rapidamente la piazza piu importante e bella del Rione ed imbocchiamo via della Paglia. Lì incontriamo i nuovi pezzi. Accanto al contributo di Mr. Minimal per la campagna di sensibilizzazione “Io non mi lascio fragare” (vedasi murale al giorno 246 del 12 febbraio scorso) troviamo i nuovi pezzi, uno di Mr. Minimal e uno di K2m.

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incontro ravvicinato

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Poco più in là. una splendida porta d’epoca che qui si intavvede a sinistra, fa da cornice naturale all’elegantissimo pezzo di Kortenius

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Tre metri più in la, questa esposizione di via della Paglia si chiude con un pezzo di Cara Carmina. Lei è una artista di origini messicane trapiantata da ormai molti anni a Montreal in Canada. Data una sbirciata al suo sito, abbiamo scoperto che ha una formazione mondiale; i suoi studi artistici iniziano a Città del Messico, poi si trasferisce a Firenze dove affina gli studi alla scuola di Alta Formazione nei Beni Culturali di Palazzo Spinelli per concludere il suo iter formativo alla New School for Design di New York. Il suo lavoro artistico è pura sperimentazione, utilizza tecniche particolari e qualsiasi mezzo: ad esempio la macchina da cucire usata come pennello ed il filo come colore; ed ecco che realizza pezzi unici di oggetti di arredamento (cuscini, poster, diorami) o articoli di abbigliamento per bambini (calze, vestitini) dove ritroviamo quei ritratti femminili dagli occhi inconfondibili, che fanno pensare ad quel bellissimo giocattolo che noi, di una certa età, avevamo da bambini: il caleidoscopio.

Il tratto pittorico di Cara Carmina è al contempo stravagante e molto semplice e forse per questo i suoi poster esposti nei vicoli di Trastevere attirano come una calamita l’attenzione del viandante che spesso abbiamo visto soffermarsi per coglierne l’immagine con il proprio telefonino.


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Torniamo ora sui nostri passi; rientriamo in piazza S.Maria in Trastevere, la attraversiamo verso ovest ed andiamo a piazza S.Calisto; lì c’è un’altra esposizione; gustiamocela insieme!

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Cara Carmina

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un po’ d’ambiente

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K2m

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K2m e Kortenius

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Cara Carmina e Mr.Minimal

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /287

Siamo arrivati al terzo giorni di visita, nei vicoli di Trastevere, alla esposizione di opere nell’ambito del progetto KOOL & the BRAND di Nicola Guerra, docente di storia e società dell’Italia moderna sul linguaggio murale presso l’università di Turku in Finlandia; progetto che coinvolgendo artisti di tutto il mondo, dalla canadese Caracarmina ai finlandesi Kortenius e JJK, passando per gli italiani Mr.Minimal e K2m, per arrivare al francese Mimi the Clown, ambisce a sostenere l´arte libera e a metterla in contatto col mondo della comunicazione. Riprendiamo il discorso li dove l’avevamo lasciato ieri; da via della Scala, attraversiamo vicolo del bologna, quella strana strada a forma di Y, imbocchiamo via Benedetta e giungiamo, in un batter d’occhio, in via del Moro. Li troviamo il primo pezzo di questa sera, realizzato da Kortenius, eccolo:

 

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Percorriamo tutta via del Moro e giungiamo in piazza di S.Apollonia, lì è esposto un simpatico poster di Caracarmina:

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Un altro passo e siamo in via della Lungaretta; lì l’esposizione è collettiva: accanto al pezzo di Mimi the Clown che abbiamo presentato nel murale al giorno 270 del 17 aprile scorso, ci sono i pezzi di Caracarmina, JJK, Mr.Minimal e K2m, che poi vediamo nei dettagli.

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via della Lungaretta

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turisti interessati

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incontro ravvicinato con il pezzo di K2m

K2m che si autodefinisce un tipo solitario e malinconico, è un artista visionario con la passione sfrenata per le immagini. si affaccia nella scena della street art romana approcciandosi inizialmente alla sticker art e bombardando letteralmente la capitale. Successivamente si dedica ai poster e si concentra sui muri, dove espone i suoi numerosi skaters e le sue silhouette a collage. La capitale risulta letteralmente invasa, ma chi ha la possibilità di viaggiare troverà tracce del suo passaggio non solo da Torino a Palermo passando per Bologna e Firenze ma anche all’estero.

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Pier Paolo Pasolini visto da JJK

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il pezzo di Caracarmina

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ci si sofferma ad ammirare e fotografare le opere

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /286

Continuiamo il nostro viaggio attraverso i vicoli di Trastevere alla scoperta delle opere esposte dal gruppo di artisti che stanno appoggiando il progetto culturale di Nicola Guerra, alias Nicgue69, di cui abbiamo parlato nell’articolo di ieri (Murale al giorno numero 285).

Uno dei due artisti romani è  il creatore di Mr. Minimal. Lui, che noi siamo abituati ad identificare proprio con il suo personaggio, sin da bambino si appassiona all’arte (ma anche ai Lego e ai dinosauri). Grazie alla madre si avvicina giovanissimo alla pittura e inizia a imbrattare tele, a disegnare. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti (anche se non termina il percorso di studi); si diletta di bricolage e ascolta molta musica. Nel 2003 da vita a Mr. Minimal ed iniziano un percorso grafico e concettuale continuamente alimentato da uno sguardo ironico, dissacrante, comunque partecipato, sulle scene del nostro vivere quotidiano. E’ ritenuto uno dei più originali e frizzanti elementi della scena artistica contemporanea romana e non  a caso è stato coinvolto nel progetto cultutale KOOL & the BRAND  di Nicgue69.

Passiamo ora alle immagini:

 

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Mimi the Clown, Mr. Minimal, Caracarmina e K2m, in vicolo della Renella 

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K2m e Caracarmina in particolare

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Kortenius in vicolo del Cinque

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Mr. Minimal e K2m in via della Scala

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sempre in via della Scala, Mr. Minimal, K2m, Mimi the Clown, Caracarmina e Kortenius

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i pezzi di K2m e Caracarmina visti da vicino

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il pezzo di Kortenius in dettaglio

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /285

Dopo tre giorni di arresto forzoso riprendiamo il nostro viaggio attraverso la cultura dell’arte pittorica di strada per le vie di Roma.

L’intervento di Mimi the Clown ha provocato, più che una reazione, il risveglio degli street artist romani che, nei giorni scorsi, supportati anche da una eclettica artista canadese, hanno dato luogo ad una vera e propria esposizione, sempre per i vicoli di Trastevere, di una miriade di poster. Facendo una scrematura preventiva (evitando di presentare più pezzi dello stesso poster) vi presentiamo i pezzi di Cara Carmina, K2m, JJKNicgue69 (Nicola Guerra), Mr. Minimal e Kortenius, passando anche attraverso opere lì da tempo, ad esempio di Clet, di Mz, di Otom……………..

Volevamo iniziare così questo nostro articolo odierno sulla street art romana, ma abbiamo avuto la fortuna, diremo sfacciata, di riuscire a contattare uno degli artefici della cosiddetta recente murata di Trastevere.

Ed abbiamo scoperto, per esempio, che la performance di Mimi the Clown non era altro che la punta dell’iceberg che stava arrivando.

Il tutto coordinato da Nicgue69, che partito da Roma con le idee chiare sulla street art italiana, è approdato all’università di Turku in Finlandia ed è diventato professore di storia e società dell’Italia moderna sul linguaggio murale (L´italiano controegemonico. Aspetti sociolinguistici del graffitismo a Roma – pubblicando vari studi accademici sul linguaggio dei graffiti, inclusi quelli dei radicalismi politici). Lui è il fondatore di KOOL & the BRAND che ambisce a sostenere l´arte libera e a metterla in contatto col mondo della comunicazione. Sulla base del suo progetto culturale, Nicgue69 ha deciso di coordinare la discesa a Roma di artisti finlandesi (Kortenius, che ha disegnato la figlia di Nicgue69 che più avanti vedremo sull´altalena e la moglie che fuma la cicca), JJK che ha realizzato ritratti di persone della cultura (Pasolini tra questi), Mimi the Clown (suo amico e artista impareggiabile dalla Francia) e Caracarmina artista messicana dal Canada.

Per l’occasione trasteverina sono stati coinvolti anche due artisti romani, K2m e Mr.Minimal, ritenuti il risvolto giovane e frizzante della street art romana.

Globalizzando le varie “artisticità” questi artisti hanno portato l´arte contemporanea a Trastevere unendo la storia dell’arte col presente e il futuro dell’arte stessa. Si sono conosciuti, hanno condiviso idee e critiche e hanno permesso a Roma stessa di respirare aria nuova, crescendo loro stessi artisticamente.

Per approfondire la conoscenza del progetto di Nicgue69 il frequentatore di FotografiaErrante può recarsi a questo indirizzo:

https://www.academia.edu/4917666/L_italiano_controegemonico._Aspetti_sociolinguistici_del_graffitismo_a_Roma

Passiamo ora, come di consueto ad una carrellata dei pezzi esposti per le strade di Trastevere; buon godimento!

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Caracarmina in via Emilio Morosini

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Caracarmina in via Roma Libera

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JJK in via Roma Libera

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Caracarmina in via della Pelliccia (notare nell’immagine di destra il cartello stradale modificato da Clet)

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K2m in via della Pelliccia

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K2m, Mr. Minimal e Caracarmina in via della Pelliccia

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particolari

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Mr. Minimal in via della Pelliccia

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continua………………………………….

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /283

Dedichiamo un terzo murale al giorno all’artista francese Mimi the Clown, che ha invaso bonariamente i muri di Trastevere. I suoi poster sono diventato ormai ricercatissimi da parte di un sacco di gente che armata di macchina fotografica (in tutte le salse) percorre vicoli e vicoletti del Rione, si sofferma davanti all’opera scovata e fa scatti a ripetizione. Anche noi facciamo parte di quel gruppo e dopo averne fotografati un altro bel gruzzoletto, questa sera lo mostriamo ai frequentatori del progetto FotografiaErrante. Ne abbiano lasciati un paio da parte, due gioiellini esposti di recente dall’artista e ci riserviamo di tornare nuovamente sull’argomento, magari quando (ci è giunta voce in tal senso) Mimi tornerà a Roma e riprenderà a girovagare per la città.

Qui siamo in via Emilio Morosini

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Poco più avanti, nemmeno trenta metri, ed ecco un altro pezzo in via Roma Libera; questa volta con l’artista c’è Elvis

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chi è attratto

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chi fa finta di niente

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Qui siamo in via Natale del Grande, forse Mimi sa; ha esposto proprio su quelle porte tristemente chiuse di quello che una volta fu un glorioso cinema. Caduto nell’oblio della società contemporanea, il cinema America ha vissuto una breve stagione di riscatto; occupato nel 2012, dopo 14 anni di assoluto degrado, da un gruppo di giovani trasteverini per sottrarlo alla peggiore delle speculazioni edilizie che lo voleva trasformare in un alveare di monolocali di lusso e due piani di parcheggi, furono attivate una miriade di azioni di interesse culturale. Di pari passo si attuarono iniziative che coinvolgessero il ministero dei beni culturali al fine di dichiarare l’edificio di interesse storico-culturale così da impedirne la demolizione e si raccolsero fondi per iniziare un minimo restauro conservativo del cinema che quando pioveva, letteralmente, faceva acqua da tutte le parti. Quella breve esperienza ebbe fine a seguito dello sgombero forzoso da parte della forza pubblica su richiesta della proprietà che ancora è intenzionata a trasformare quel pezzo di storia del Rione in una vorace speculazione edilizia. Solo una delle porte del cinema America porta ancora  tracce della occupazione: per sbarrarla è stato utilizzato parte del tavolato che porta un pezzo dell’opera “Iic Sunt Leones” realizzata da Gojo che presentammo ai frequentatori del progetto FotografiaErrante con l’articolo del 6 novembre 2014.

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l’opera di Mimi the Clhown esposta ssu una porta del Cinema America

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incontro ravvicinato con i personaggi

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l’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /278

Secondo incontro ravvicinato con Mimi the Clown, l’artista francese che ha scelto come salone espositivo il Rione Trastevere, frequentatissimo, e di turisti e di Romani. Non di rado si incontra gente che si sofferma a fotografare i suoi poster e che non disdegna di essere fotografato a sua volta in posa vicino alle opere. Per oggi accontentiamoci di tre pezzi, Il primo lo abbiamo trovato in via di S.Calisto; l’artista si è fatto ritrarre in compagnia di Sid Vicious il compianto bassista dei Sex Pistols.

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Ed ora facciamo un po’ d’ambiente:

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Gli altri due pezzi, costituiti ambedue da autoritratti dell’artista si trovano, il primo nascosto in via del Politeama, l’altro in vicolo del Cinque:

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in via del Politeama

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in vicolo del Cinque

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in posa per “Il Fotografo”

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /270

Oggi giornata di grande Murale al Giorno, ma sarebbe più giusto parlare di “Tanti murales al Giorno”. Sì, perché oggi, concedendoci una sobria pedalata tra i vicoli di Trastevere, avvisati preventivamente dal nostro grande informatore, abbiamo scovato una serie di opere ” a tema” realizzate dallo street artist, se non sbagliamo francese, che risponde al nome di “Mimi the Clown“. Si tratta di una serie di eleganti poster che hanno tutti un soggetto in comune, l’autoritratto dell’artista, di volta in volta, tranne che in due casi dove appare da solo, in compagnia di personaggi più o meno famosi, come lui corredati di un simpaticissimo naso a pallina rosso caratteristico di un clown. Bonne vision!

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pezzo n° 1

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nell’ambiente

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pezzo n° 2

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pezzo n° 3 con Freddie Mercury

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nell’ambiente

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pezzo n° 4 con Andy Warhol

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nell’ambiente

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pezzo n° 5 con David Bowie

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nell’ambiente

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pezzo n° 6 con Keith Richards (forse) e Mick Jagger

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nell’ambiente (nella parte destra si intravvede un buon pezzo sul quale indagheremo in un prossimo futuro)

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pezzo n° 7

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /259

Restiamo anche oggi in via di Porta Portese. Lì, su quel quel muro, oltre all’opera di Robocoop presentata ieri, abbiamo trovato una madonna realizzata da Ex Voto. Si tratta della “Santa Madonna della Cinematografia” (luci, motore, azione e…. così sia). Ha trovato alloggiamento in una cornice naturale del lungo muro che viene spesso utilizzato, da parte degli artisti, per presentare le loro opere; ricordiamo la magnifica opera di Zilda apparsa nel 2012, la Pietà Pasoliniana dello scorso anno, così come il “faccione” di JBRock  ancora presente.

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l’opera di Ex Voto

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l’ambiente

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l’opera di JBRock

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il via vai

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /258

L’opera che presentiamo oggi è apparsa da un paio di giorni in via di Porta Portese a Trastevere, di fronte a Largo degli Ascianghi, dove c’è uno dei cinema più famosi della Roma Culturale, il “Nuovo Sacher”.

Il muro non è nuovo a solenni esposizioni, basta citare il faccione di JBRock, ormai a tutti gli effetti cittadino stabile di quell’arcata ricavata nella parte destra del lungo muro, intoccato ed intoccabile, la Pietà Pasoliniana di Ernest Pignon-Ernest (vedi Murale al Giorno numero 184 del 17 maggio 2015) che ha avuto meno fortuna ed è ormai scomparsa.

Veniamo ora all’argomento del murale di oggi; si tratta di un poster, un pezzo dalle dimensioni enormi, sei metri per tre; gli autori sono il collettivo Robocoop che ama rivisitare grandi dipinti, specie del Rinascimento, aggiungendovi ad arte elementi architettonici propri dell’età contemporanea. (vedasi in proposito i Murali al Giorno numero 129 e 130 rispettivamente del 6 e 7 febbraio 2015, 203 del 14 giugno 2015 e 242 del 29 gennaio u.s.).

L’opera di oggi presenta il bellissimo quadro, “Costruzione di un edificio”, realizzato da quel genio fiabesco che risponde al nome di Piero di Cosimo, fiorentino, pittore eccentrico vissuto a cavallo dei secoli XV e XVI. Il quadro, di proprietà del The John and Mable Ringling Museum of Art di Saratoga in Florida, mostra una gru con l’argano mosso da una ruota con la quale viene issata una statua sulla balaustra della balconata dell’edificio in costruzione. È un esempio di macchina da costruzione più complessa che viene raffigurata da Piero di Cosimo insieme agli attrezzi più comuni: squadre, compassi, trivelle, tenaglie, succhielli, sgorbie, asce e per il lavoro degli scalpellini: mazzuoli, mazze, bocciarde, scalpelli, verghe.

Nella rivisitazione del collettivo Robocoop, l’edificio in costruzione viene sostituito dal moderno Edificio delle Poste costruito nel 1935 in via Marmorata a Roma, Rione Testaccio (poco lontano dal muro espositivo), su progetto dell’architetto Adalberto Libera, leader del movimento italiano di architettura razionale.

Libera, famoso anche per essere il padre del Palazzo dei Congressi dell’EUR di Roma, nella progettazione degli edifici, non lasciava nulla al caso; per prima cosa l’edificio doveva rispondere in pieno alle esigenze della sua funzione, poi doveva essere esposto secondo l’asse che gli permettesse di sfruttare al massimo la luce ed il calore irradiati dal sole, essere quindi perfettamente rispettoso dei rapporti geometrici e della stessa sezione aurea. Nel palazzo delle poste molto particolari sono i motivi ad incrocio di diagonali delle due parti estreme dell’edificio e gli conferiscono un’eleganza straordinaria.

Vediamo ora come si presenta l’opera realizzata da collettivo Robocoop

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l’opera

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particolari

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l’ambiente espositivo, reale

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l’ambiente espositivo, come sarebbe potuto essere

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visitatori