Ike

Il lettering della fermata FL1 a Villa Bonelli /8

Passate le feste di fine anno riprendiamo il discorso sulla street art romana riannodando il filo lì dove l’avevamo lasciato il 21 dicembre dello scorso anno. Torniamo al parcheggio a servizio della fermata “Villa Bonelli” della linea FL1 per ammirare le ultime opere realizzate sul quel grande muro libero di contenimento della linea ferroviaria che collega l’aeroporto di Fiumicino con il centro della città. Vera e propria galleria espositiva, il sito viene rispettato anche dagli automobilisti che lasciano il loro veicolo per utilizzare il mezzo ferroviario, i quali si guardano bene dal parcheggiare nei posti  antistanti il muro così dal lasciare ampio campo visivo al visitatore.

Quelle che presentiamo questa sera sono le opere realizzate dalle migliori firme del writing romano, da Hoek ad Ike, da Teddy Killer a Eukary ota, da Loste a Rosk, da Bone della Crew TNT  a Nina della Style Lovers Crew e tanti altri con i quali ci scusiamo per non averli citati. Una particolarità: uno dei volti (quello senza occhiali) che vedrete di seguito è stato nottetempo sottoposto a maquillage ad opera di ignoti: vi è stato apposto un tatuaggio di sembianze canine e è stato dotato di barba posticcia realizzata con pennarello e sembra che la cosa non sia stata affatto gradita dall’artista che aveva realizzato l’opera originale. E come di consueto, ……. buon godimento!

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la murata di sinistra – TNT Crew

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dettaglio n.1 

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dettaglio n. 2 – Eukary Ota

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ultimi controlli                  –                         alice fa la guardia

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dettaglio n. 3

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la murata di destra

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dettaglio n. 1 – Hoek

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dettaglio n. 2 – Ike

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dettaglio n. 3 – Teddy Killer

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dettaglio n. 4 – Loste e Rosk

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primissimo piano

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il sito espositivo

Il lettering di via Luigi Chiarini /6

Abbiamo lasciato via Luigi Chiarini, il Politecnico del Lettering, oltre un mese fa (15 ottobre). Tornandoci in visita questa mattina non siamo rimasti delusi; sotto il ponte che sostiene il comprensorio sovrastante abbiamo scovato un raffinato esercizio sull’uso del colore rosso in tutte le sue sfumature. Gli artisti che lo hanno realizzato si sono aiutati solo col nero, dando suna stupefacente profondità all’opera che questa sera vi presentiamo!

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l’opera

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particolare Hoek “Leo”

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particolare Killer “Bear”

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l’ambiente

Il lettering di via Marilyn Monroe

A distanza d quasi un anno, era l’estate scorsa, siamo tornati in via Marilyn Monroe dove si svolse l’evento “Colla”; chi se lo fosse perso è caldamente invitato a visitare l’articolo, su questo nostro progetto, del 5 luglio 2014. Si trattò di una performance di artisti delle branche minori, ma non meno affascinanti, della street art, la sticker art e la poster art, tecniche utilizzate normalmente per esporre opere in luoghi molto esposti e frequentati, dove non è possibile procedere con pennello o spray; abbiamo accertato che ancora oggi restava qualche, se pur sbiadita, traccia delle opere esposte in quell’occasione.

Il nostro ritorno in quella via dell’estremo sud Romano, sita nella zona di Vallerano, oltre il Raccordo Anulare, fra la Pontina e la Laurentina, si è reso necessario perché ci era giunta notizia di una riunione di famiglia finalizzata alla realizzazione di una grande murata di lettering cui avevano partecipato i migliori artisti della piazza romana.

E questo è il resoconto della nostra visita precisando che per motivi di ordine pratico (altrimenti i particolari sarebbero diventati così piccoli da non essere più distinguibili) il lungo affresco è stato diviso in tre parti, cominciando da sinistra verso destra.

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Ed ora assaporiamo alcuni elementi figurativi di questa splendida murata:

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E per finire qualche visione d’ambiente:

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Il lettering di via Luigi Chiarini /3

Terza ed ultima tappa della visita la lettering di via Chiarini, almeno per ora; però ci riserviamo di fare una nuova spedizione  fra qualche tempo perché i muri liberi cambiano aspetto con rapidità: sicuramente fra un mese parte delle opere appena presentate saranno state sostituite da altre, magari sempre per mano degli stessi street artist.

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Alcuni particolari figurativi delle opere viste:

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footing in mezzo all’arte:

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Il lettering di via Luigi Chiarini /1

L’estate scorsa abbiamo fatto un salto in via Marylin Monroe, ricordate l’evento Colla ideato dall’artista Andy Green con l’intento di dedicare particolare attenzione a due particolari rami della Street Art: Stiker Art e Poster Art (vedi articolo del 5 luglio 2014). Lì vicino in una strada parallela dedicata a Luigi Chiarini; persona di primo piano del cinema italiano del ventennio fascista, Chiarini è stato tra i fondatori del Centro Sperimentale di Cinematografia, ma è tristemente ricordato più che altro per essere stato uno dei firmatari del Manifesto della razza ed aver appoggiato la emanazione delle famigerate leggi razziali del ’38. Strano che, in un paese che si reputa democratico, si sia permesso che qualche losco funzionario nostalgico abbia intitolato una strada a questa persona. Ah, dimenticavo, noi non abbiamo mai avuto una Norimberga.

Chiusa la parentesi, torniamo in questa strada, lì ci sono due lunghi muri liberi, di quelli che l’amministrazione comunale romana ha messo a disposizione di chiunque voglia cimentarsi nel presentare al viandante le proprie opere pittoriche. Premesso che, nei giorni a seguire, avremo modo di presentarvi in modo esaustivo tutte le opere presenti in via Chiarini,questa sera del 20 gennaio ci soffermiamo su un’opera collettiva realizzata da un gruppo di amici Writers dei quali riamo riusciti a procurarci anche i nominativi, scusandoci fin da ora per gli street artist non citati.

Ecco i nomi degli artisti che possono essere seguiti da una sigla maiuscola che, in tal caso, sta a indicare la Crew di appartenenza:

Anko FKZ, Toad FSZ, Teddy Killer, Dens, Hitnes, Tools, Gojo, Ike AEROEScrew, Pepsy TLM FS, Hoek AEROES, Cimpa TLM FS, Tosh TLM FS,  Tosh TLM FS, Orma o Zampetta (non ha propriamente una tag, come firma disegna un orma di un cane), Trota TLM THE.

Ed ecco la “murata” tra amici per festeggiare il breve ritorno di un amico, Tosh street artist anche lui, trasferitosi, per motivi di lavoro, in Giappone!

*Per esigenze tecniche l’opera è stata divisa in cinque sezioni

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Ecco ora alcuni particolari figurativi inseriti nell’opera:

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E per finire il muro libero di via Chiarini:

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Outdoor festival 2014 /8

………….. Usciamo dallo stanzone che ospita le opere di Thomas Canto e Dot dot dot, continuiamo a percorrere l’ampio corridoio dove avevamo incontrato l’opera della sudafricana Faith47 ed arriviamo in un salone immenso che possiamo tranquillamente definire il paradiso del Writing. Avevamo già accennato alle opere presenti in questo salone in occasione della pubblicazione del “Murale al giorno” numero 90 ed ora siamo in grado di presentarvi per intero tutto ciò che qui è stato impresso sui grandi muri. Gli street artist presenti sono tra i migliori e più rappresentativi della piazza romana; essi sono Brus che ha affrescato la parte nord-ovest del salone e Hoek ed Ike che hanno invece provveduto a dipingere la parte nord-est.

Brus è il maestro della ricerca calligrafica, i suoi colori sono al tempo morbidi e graffianti, si passa comunque per gradi attraverso tutto lo spettro del visibile. Dipinge da circa 15 anni e, dice, continuerà a farlo fino alla fine dei suoi giorni; è parte integrante di 2 Crew: la MOAS e la SDT.

Hoek entra nel mondo dei graffiti a quindici anni, spinto da un’inarrestabile esigenza creativa, frequenta il liceo artistico e poi si dedica ai Comics, entra nel mondo del tattoo ma resta sempre molto affezionato al graffitismo puro.

Ike, particolarmente attratto dall’hip hop, inizia giovanissimo a dipingere sui muri della città, prima con semplici graffiti, poi affinando la propria arte avvicinandosi al Lettering elegante e ricercato.

Entrando nel salone cominciamo a presentare i muri partendo da sinistra:

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parte principale dell’opera di Brus che copre l’intera parete ovest

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opera seconda di Brus che copre il terzo sinistro della parete nord

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visione prospettica dell’opera di Brus

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terzo centrale della parete nord: Brus (a sx) cede il passo ad Hoek ed Ike (a dx)

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opera seconda di Hoek ed Ike che copre il terzo destro della parete nord

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parte principale dell’opera di Hoek ed Ike che copre l’intera parete est

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quattro significativi particolari del grande murale di Hoek ed Ike

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visione prospettica dell’opera di Hoek ed Ike

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /90

Oggi, domenica 2 Novembre, abbiamo fatto un salto in via dello Scalo S.Lorenzo a Roma e siamo andati a visitare Outdoor Festival _ Moving Forward ambientato in un grosso agglomerato di archeologia industriale di cui Roma è dotato: la ex Dogana dello scalo ferroviario di S.Lorenzo, anch’esso ormai fuori uso e riconvertito in deposito dei Treni Eurostar di Trenitalia. In attesa di essere lasciata al suo infame destino che sembra essere quello della ignobile demolizione per fare spazio a chissà quale altra ignobile speculazione edilizia che solo i palazzinari romani sanno imbastire, a questo splendido edificio, che si presterebbe egregiamente a diventare, per esempio, un perfetto museo di arte contemporanea alla stregua del MAAM di via Prenestina 913, è stato concesso di ospitare questo evento di street art pura. Ed evento straordinario nell’evento è quello che hanno accettato di lavorare al chiuso, entro quattro mura, anche se immense, anche i Writers, quelli che nel mondo della Street Art noi amiamo definire i “Lettering”. Lo hanno fatto comunque rimarcando il loro stato con un escamotage che successivamente vi diremo. In attesa di un esaustivo reportage fotografico sull’evento vi mostriamo quindi, in anteprima, proprio due piccoli particolari delle opere dei Writers Brus ed Hoek e Ike presenti all’Outdoor Festival:

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particolare dell’opera di Brus

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particolare dell’opera di Hoek e Ike