Mese: dicembre 2015

Il lettering della fermata FL1 a Villa Bonelli /7

Anteriori temporalmente alle opere presentate il 18 novembre con l’articolo 6 della medesima serie, sono le opere che presentiamo questa sera. In particolare, con la murata del 21 ottobre, si commemorava l’arrivo nel futuro di Marty McFly, protagonista di quella che divenne poi la trilogia più fortunata della storia del cinema: “Ritorno al futuro”. E come nessuno ci sono riusciti due valori storici della street art romana, Gojo e Hoek, a rendere l’idea della sacralità di un fenomeno che ha segnato gli ultimi quindici anni dello scorso XX secolo, i quali hanno immortalato Doc Brown e Marty McFly in un affresco dai colori forti e scanzonati:

7a

l’opera di Gojo e Hoek

7b

Doc Brown

7c

Marty McFly

Facevano poi compagnia all’opera i murales che presentiamo qui di seguito:

7g

7h     7i

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7d

20 metri di esercizio calligrafico

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7f

7e

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7l

il sito

Il lettering di via Cristoforo Colombo alla ex Fiera di Roma /4

Questa è la quanta puntata: ricordiamo che siamo al Tormarancia, nel quartiere Ardeatino, lungo la via Cristoforo Colombo subito dopo piazza dei Navigatori. Quella che stiamo visitando è la murata realizzata dal Writing romano nel corso dell’estate scorsa:

4.1

le regole, ah ah, ahahahah, ahahahahahahahaha!

4.2

particolare

4.3

4.5

4.6

4.7

4.8

Il lettering di via Cristoforo Colombo alla ex Fiera di Roma /3

Siamo a metà del nostro viaggio lungo la murata realizzata alla ex Fiera di Roma, sulla Cristoforo Colombo; la stiamo visitando in maniera sequenziale, da nord verso sud, solo per quanto riguarda l’ultima immagine presentata ogni giorno, non abbiamo rispettato questa regola.  Gustiamoci insieme le nuove opere di lettering cominciando da questo lungo pezzo (si tratta di oltre venti metri di estensione):

3.1

3.2

la parte centrale

3.3

particolare

3.4

presenze umane

3.5

3.6

3.7

3.8

Il lettering di via Cristoforo Colombo alla ex Fiera di Roma /1

Apriamo rapidamente una parentesi sul lettering romano, presentando ai frequentatori del progetto “FotografiaErrante” una lunga murata realizzata nel corso dell’estate sul muro di recinzione dell’ex Fiera di Roma che si affaccia su via Cristoforo Colombo. Siamo nella zona Tormarancia del grande quartiere istituzionale Ardeatino.

1.1

l’esercizio calligrafico di apertura

1.2

inserito nell’ambiente

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

Attraverso i quartieri di Roma /3

La zona di Roma che visiteremo oggi è parte del più ampio quartiere istituzionale, il Tuscolano. Siamo nella zona est, quella costeggiata dalla via Casilina; Media periferia oggi ma, quando sorta, costituiva le estreme propaggini di una città che che iniziava a svilupparsi vorticosamente. Stiamo parlando di Torpignattara. Da qui passava il vecchio asse che da Porta Maggiore, attraverso la via Prenestina, via del Pigneto, via della Marranella, via di Torpignattara e via dei Quintili portava verso la Tuscolana ed i Castelli Romani. Lungo quell’asse erano nati insediamenti abitativi spontanei fatti di case basse, poche scuole, una chiesa qua e là con oratori che erano gli unici centri di aggregazione  per i giovani.

Queste alcune delle opere che nel corso di questi anno sono comparse sui muri della zona visitata:

3.1

via dei Savorgnan, opera di Lady Aiko

3.3

via Ciro da Urbino, opera di Sten e Lex

3.4

via Natale Palli, opera di anonimo

3.7

via Galeazzo Alessi, opera di Pureevil

3.5

via Gabrio Serbelloni, opera di Agostino Iacurci

3.9

via Francesco Baracca, opera di Sten e Lex

3.6

via di Torpignattara, opera di anonimo

3.8

via di Torpignattara, opera di Luis Alberto Alvarez

3.10

largo dei Savorgnan, opera di anonimo dedicata a Ciro Principessa, caduto per mano fascista

3.11

via Galeazzo Alessi, opera di Aloha oe

 

Attraverso i quartieri di Roma /2

Dal Flaminio, dove ci siamo recati ieri, attraversiamo il centro storico di Roma, quell’immenso territorio racchiuso nello scrigno delimitato dalle mura Aureliane e, a sud, entriamo timidamente nell’immenso quartiere istituzionale denominato “Ardeatino”, il XX di Roma, che prende il nome dall’antica via che lo attraversa. Ben 14 chilometri quadrati di territorio, con un immenso patrimonio verde costituito da buona parte del Parco dell’Appia Antica e da tutta la Tenuta di Tormarancia. Il quartiere, racchiuso tra le vie Cristoforo Colombo, Laurentina, di Vigna Murata ed Appia Antica, è per lo più costituito da zone di edilizia economica e popolare, cui si sono aggiunte, nei primi anni ’70 del secolo scorso, alcune ben delimitate aree di edilizia privata di livello superiore. Da segnalare un tentativo mal riuscito di mettere in pratica soluzioni avveniristiche di edilizia convenzionata scaturite da menti che di rivoluzionario non avevano nulla (vedasi gli immensi palazzi circolari della zona del Tintoretto/Ballarin) Questo quartiere, a parte il grande intervento di cosiddetta “riqualificazione” attuato nell’area ristretta di “Shanghai” (vedi articoli del 24, 26 e 30 marzo scorsi) ed un edificio abbandonato (vedi murale al giorno numero 175 del  2 maggio scorso) per un momento divenuto luogo di pura espressione artistica ma subito riconquistato dalla potentissima reazione speculativa romana, vive marginalmente il fenomeno della street art, soffocato dal confinante quartiere “Ostiense” che, al contrario, attrae come una potente calamita, street artist e studiosi di arte contemporanea da tutto il mondo. Riservandoci di documentare una grande murata di lettering realizzata lungo la recinzione della dismessa “Fiera di Roma” sulla via Cristoforo Colombo, vi presentiamo alcune opere scovate sui muri del quartiere.

2.1

via Valeria Rufina opera della De Merode Crew

2.5

via dell’Arcadia, opera di Mr. Klevra

2.6

via dell’Arcadia, un turpiloque Snoopy opera di anonimo

2.7

via dell’Arcadia, opera di anonimo

2.2

via Casal de Merode, opera della De Merode Crew

2.3

portale affrescato da Hogre, via Casal de Merode

2.4

particolare dell’opera

Attraverso i quartieri di Roma /1

Iniziamo oggi un viaggio attraverso i quartieri della più bella città del mondo, carica di fermenti artistici contemporanei, nonostante ci sia qualcuno (i romani) che ce la metta tutta per distruggere cultura e solidarietà, elementi propri di una civiltà carica di tremila anni di storia.

Ovviamente iniziamo dal primo: il quartiere Flaminio che prende il nome dalla via Flamina, strada consolare che si lancia verso il nord dalla porta del Popolo, incuneato tra la via stessa e l’ansa del Tevere che da ponte Milvio gira fino al ponte Giacomo Matteotti. Primo dei quindici quartieri istituiti nel 1921, nasce dapprima, intorno ai primi anni del ventesimo secolo, come zona ad alta concentrazione industriale; l’edilizia abitativa stenta a partire a causa dell’insalubrità dell’area che è soggetta a periodiche invasioni degli straripamenti del Tevere. Le prime abitazioni civili sorgono a ridosso della collina dei Parioli. L’edificazione di alcune importanti caserme e di grandi complessi di case popolari saturano successivamente tutta la zona.

Ecco ora alcune delle opere esposte sui muri del quartiere e scovate nel corso del corrente anno 2015:

1.1

opera di JBRock

1.2

l’ambiente: scalinata monumentale di scesa all’argine dal Tevere da lungotevere Arnaldo da Brescia

1.3     1.4

1.5     1.6

1.14     1.7

piazza dei Carraci, cassette postali impreziosite da piccole opere di C215

1.10

opera di Alice Pasquini, via Masaccio

1.11

presenze umane

1.12

opera di Mr. Thoms, via Pinturicchio

1.13

opera di C215, via  Giovanni Paolo Pannini

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /231

Per il murale al giorno di oggi 12 dicembre, ci spostiamo nel quartiere Ostiense, uno dei più attenti e prolifici per la produzione di opere di street art. All’interno di esso sperimentano le avanguardie più giovani della cultura artistica di strada; da qui partono gli street artist che poi si affermano prepotentemente sulla scena romana e non solo.

Le opere che presentiamo questa sera, di artisti da noi non conosciuti (e di questo ce ne scusiamo con i frequentatori del progetto “FotografiaErrante”),  spiccano sul muro posteriore della fermata della “Metro B” Garbatella e sono visibili dopo aver percorso il lungo sovrappasso che dalla fermata stessa porta i viaggiatori verso la via Ostiense. Non appena si gira per scendere le scale che portano al piano strada possiamo ammirare dal vivo ciò che stasera possiamo vedere standocene comodamente in poltrona.

231a

in primo piano, opera di anonimo; sulla colonna in alto si staglia una classica opera di Tadh

231b

la seconda opera che presentiamo oggi

231c

visione d’insieme