Solo

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /264

Risaliamo in attimo in superficie e prendiamo nota di alcuni murales, uno storico, gli altri recenti, che sono dipinti sulle pareti e della piazza d’armi, e dei passaggi bui tra una zona e l’altra del Forte; sì perché anche oggi e domani saremo sempre in visita al Forte Prenestino!

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questo murale è stato realizzato per commemorare Tromh, il compianto artista che ogni anno viene ricordato a Monterotondo con  una superba “Jam Session” 

e a proposito di commemorazione di Tromh, approfittiamo per presentare un omaggio a “King Tromh” tributatogli da Mr. Thoms; l’opera è custodita sul muro esterno di una chiesa, sembra costruita abusivamente e subito dopo andata a fuoco, in un piccolo comune dell’area metropolitana di Roma Capitale.

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l’opera di Mr. Thoms

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nella parte sinistra del  muro, opera di Yuri; siamo nella piazza d’armi del Forte Prenestino

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pezzo dedicato agli artisti Napal Naps, Bol 23 e Solo

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le due opere che seguono sono custodite sulle pareti del cunicolo di accesso alla “sala da tea

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /248

Avevamo messo in serbo l’articolo per oggi ultimo giorno del mese di febbraio, perché per noi ha sempre rappresentato l’ultimo giorno di inverno, non tanto per il freddo che normalmente arriva proprio allora, ma quanto per il fatto che il giorno successivo è marzo, e marzo si sa, è la primavera; poi le giornate si sono ormai allungate quel tanto che è lecito pensare che la strada sia tutta in discesa. Quindi quale occasione migliore per presentare una esplosione di colori artistici emersi dalla grande manifestazione (The Jam2) tenutasi il 3 ottobre scorso per commemorare Crash Kid.

Crash Kid, al secolo Massimo Colonna, è stato il pioniere della breakdance italiana ed uno dei figli più generosi della scena Hip Hop; cominciò la sua attività giovanissimo, a solo 12 anni era membro della Special Breaking Crew. Morì giovanissimo all’età di 26 anni.

I suoi amici di allora e quelli più giovani, che non lo hanno conosciuto ma che idealmente a lui sono vicini, si sono ritrovati nel passaggio laterale del ponte ferroviario della stazione di Roma Trastevere che sovrappassa le vie Portuense e Ettore Rolli (nessuno sa quale sia l’una e quale l’altra) ed hanno realizzato, proprio per ricordare Massimo, delle meravigliose opere di street art. Eccovene qualcuna:

n.b. volutamente non citiamo la paternità delle opere perché il 3 ottobre il quel piccolo sottopassaggio c’erano tutti, anche quelli che non erano potuti intervenire.

 

Parte prima: le opere

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Parte seconda: il custode del muro espositivo

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Parte terza: presenze

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /222

Al pari della settimana scorsa, quando visitammo il quartiere di S.Lorenzo, oggi 25 novembre ci siamo concessi una salutare passeggiata al Pigneto, sala espositiva prediletta dagli artisti contemporanei romani. E visti i risultati, non abbiamo proprio fatto un giro a vuoto; ne siamo tornati con un buon bottino fotografico delle ultime novità per quanto riguarda le opere di street art. Per il resto, nulla di nuovo, sporcizia dappertutto, ogni tipo di veicoli parcheggiati anche sui marciapiedi e davanti alle porte di casa, cassonetti stracolmi, insomma un classico quartiere romano.

Ecco quindi una selezione delle opere di recente raelizzazione:

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via del Pigneto – particolare dell’opera di Cancelletto

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via del pigneto – l’opera di Alleg

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via Gentile da Mogliano – l’opera di Milo Correch

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vista da vicino

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via Braccio da Montone e via Fanfulla da Lodi – Nauan – “Tribute to Fausto delle Chiaie”

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via Fivizzano – l’opera di Solo

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inserita nell’ambiente con l’immancabile automobile parcheggiata davanti

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via Macerata – l’opera di Uno

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incorniciata

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /217

Nel il murale al giorno numero 189 del 23 maggio scorso accennammo al festival YOUTH MARKET, manifestazione di street art che coinvolse una folta schiera di artisti che cambiarono, nel corso di un fine settimana, il volto del mercato Appagliatore di Ostia, città nella città, sezione rivierasca della Capitale. Iniziamo questa sera una rapida carrellata delle opere esposte sui muri di quel mercato. Gli artisti sono, nell’ordine,  ADR, Nicola Alessandrini, Guerrilla Spam, Gesta Future, Andy Green e Solo

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ADR

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Nicola Alessandrini

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Guerrilla Spam

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Gesta Future

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Andy Green

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Solo

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /215

Questa sera facciamo una nuova sosta al Trullo il popolare quartiere di Roma dove i cittadini organizzati, in attesa di un auspicato intervento di riqualificazione morale e culturale da parte degli organi della politica preposti all’organizzazione di una vera società civile, si sono rimboccati le maniche per rendere più accogliente esteticamente il luogo dove vivono. Dopo aver visto le opera realizzate da Gomez (murale al giorno 212 del 5 novembre) e da Bol 23 (murale al giorno 213 del 6 novembre), è ora la volta di Solo che ha tra l’altro anche il privilegio di essere cresciuto proprio al Trullo!

Ebbene, la sua opera è un piccolo giallo, dapprima era questa:

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l’opera di Solo in fase realizzativa

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Si comincia a discutere, critiche più o meno velate, avanzate con argomentazioni illogiche e fuori dalla grazia di dio fanno si che vengano attuate delle correzioni che fanno diventare l’opera così:

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l’opera finale di Solo

A molti osservatori distratti le opere potrebbero sembrare uguali, invece una piccola censura c’è stata ed ha privato il risultato finale di freschezza, non perché non sia all’altezza, ma solo perché si è persa l’occasione per non stare dalla parte dei frati!

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l’ambiente

Escursione a Selci

Alcuni giorni fa ci siamo concessi una gita fuori porta. Ci era giunta voce che un gruppo di street artist era stata convocata a Selci, ridente borgo della Sabina, in provincia di Rieti, per dare una nota di colore ai quei pochi muri grigi che davvero stonavano con l’ambiente bucolico che li circondava. Ed ecco ciò che fino ad ora è stato realizzato perché un uccellino ci ha detto che la cosa non finisce qui ma avrà sicuramente un seguito:

Fio Silva, ventitreenne di Hurlingham, in Argentina, ha cominciato a lavorare come street artist quattro anni fa, per reagire alla morte del suo fidanzato. È stata la street art che l’ha aiutata a superare il dolore del lutto. “Oggi è la cosa che mi piace fare di più, e quello che sento davvero il bisogno di fare, tra tante altre cose”, ha detto Fio. Questa è l’opera la lei realizzata sui muri della scuola di Selci:

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la parete sud

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particolare

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la parete ovest

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Lo stile di Fio è una sgargiante rappresentazione della natura – animali insieme a foglie, alberi e rami – unita a energia e movimento. “Adoro dipingere cose in movimento”, dice Fio. “Credo che tutti abbiano bisogno di muoversi, qualcosa finisce e qualcosa inizia, sempre. Le cose che stanno ferme sono noiose e non ti permettono di migliorare. La vita è un viaggio eterno, una ricerca perenne, e io cerco di rappresentarla negli animali.”

C’è stato poi un lavoro collettivo su un’anonima cabina dell’alta tensione a cui hanno preso parte Emmeu, Solo, Diamond e Marcy; eccola:

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e qui di seguito le singole opere:

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Solo                   –                            Diamond

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EmmeU                   –                            Marcy

 

C’è poi un piccolo anfiteatro incastonato fra le case del borgo; sembra il luogo ove, in altri tempi, sarebbero convenuti gli anziani del paese per prendere magari chissà quale decisione importante per la collettività ovvero i bambini festanti che “gridando sulla piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto rumore:” Anche quello è stato magistralmente affrescato da Fio Silva:

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il pavimento dell’anfiteatro

In un luogo, per noi un po’ fuori mano, l’artista Diego Ritmo ha realizzato una lunga murata; per problemi tecnici ve ne mostriamo solo uno scorcio prospettico, riservandoci, a breve di mostrarvi l’opera completa in tutta la sua bellezza.

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l’opera di Diego Ritmo

Ecco tre particolari dell’opera:

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Ultimo artista è una nostra vecchia conoscenza; si tratta di Luis Gomez de Teran, l’uomo che dipinge tutti i colori del mondo, oltre che col bianco e col nero, con la scala tonale dei grigi; anche se a volte esprime colori che sembrano essere comunque compressi all’interno di un mondo in cui predomina il nero.   Predilige dipingere volti dando loro una espressività intensa che trasmette un velo di tristezza. Ecco l’opera da lui affrescata sul muro di una casa di Selci:

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l’opera di Gomez

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particolare

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l’ambiente

Ideato dall’Associazione culturale Kill The Pig, il progetto Pubblica, che ha permesso la realizzazione di questi murales, sarà documentato tramite foto e video. A conclusione del progetto di residenza sarà inoltre realizzata e distribuita una mappa di Selci, per orientarsi tra i luoghi degli interventi diffusi nella cittadina.

 

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /199

Oggi 7 giugno, presso Eutropia alla Città dell’altra Economia, siamo nel Rione Testaccio della città di Roma, alle ore 18,00 è stato ufficialmente aperto il Pride Park nell’ambito del Roma Pride.

Il Pride Park, che si svolgerà nei giorni che precedono l’oceanica parata del 13 giugno nel cuore di Roma, è insieme un luogo e un’occasione d’incontro fra le persone LGBTQI e la città.

Dalle 18:00 di oggi  fino a mezzanotte, il calendario del Pride Park vede intervallarsi dibattiti sulle questioni LGBTQI, con relatori e ospiti del mondo istituzionale, sociale e culturale, esibizioni musicali e spettacoli teatrali e di intrattenimento, tra stand delle associazioni, punti ristoro e area fitness. Gli eventi si svolgeranno nel palco centrale e sulle terrazze laterali, allestiti sul piazzale della Città dell’Altra Economia e in una sala dibattiti interna accessibile dal piazzale.

Per tutta la sua durata il Pride Park ospiterà la mostra “Una Rivoluzione Annunciata” con opere di Luciano Parisi, Massimo Crisafulli, Monica Vecchio, la Street Art Exposition di Diamon, Solo, Moby Dick e le memorie fotografiche dei Camping Gay degli anni ’80. (fonte: sito internet http://www.romapride.it/2015/)

Nel corso della nosta visita al sito, abbiamo accertato e documentiamo la presenza di un murale realizzato a più mani, dagli street artist, Diamon, Moby Dick (alias Marco Tarascio) e Solo. Un plauso a questi tre ragazzi, oltre che per il loro lavoro artistico,  per l’aver scelto di schierarsi dalla parte di chi lotta contro la discriminazione sociale dei benpensanti.  Eccovi l’opera realizzata al Pride Park!

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l’opera

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settore sinistro Diamond

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settore centrale Moby Dick (Marco Tarascio)

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settore destro Solo

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un po’ d’ambiente

Atac e dintorni /5

Ricordate il viaggio iniziato i 27 marzo, quando siamo andati alla fermata metro S.Maria del Soccorso della linea B della metropolitana Romana? Avevamo accennato alla iniziativa di Atac circa la riqualificazione mediante interventi artistici dei Writers nell’ambito del progetto Urban Breath Project delle ultime fermate, lato Rebibbia. Questa sera è la volta di visitare Ponte Mammolo; lì, in un paesaggio contaminato da una moltitudine di culture ed etnie, si è creato un microambiente che non ha pari nella nostra città. Tra centinaia (e non esageriamo) di bancarelle dove i migranti alle prime armi con il sistema del commercio apprendono l’arte del vendere per fare poi il grande salto nel più complesso sistema dei mercati istituzionali e delle piccole botteghe di frutta e verdura, si muovono, effettuando dei veri e propri slalom, migliaia di pendolari che quotidianamente raggiungono per motivi di lavoro la città. In questo luogo periferico lasciano i bus di linea partiti dal quadrante est della regione e dal limitrofo Abruzzo per prendere posto sulle vetture metropolitane che li condurranno rapidamente alla propria destinazione.

Il compito, non semplice da risolversi, di realizzare un murale che si addicesse al luogo è stato affidato allo street artist Solo, nostra vecchia conoscenza; questo ragazzo è stato capace di prendere per mano quella moltitudine di supereroi che le menti fervide dei fumettisti mondiali del secolo scorso hanno partorito per noi fortunati che, comunque invecchiati, moriremo giovani, e li ha umanizzati mostrandoli sì in grado di proteggerci e di essere capaci se necessario di accorrere in nostro aiuto, ma nello stesso tempo facendoli apparire apparire come ognuno di noi, con le proprie paure ed insicurezze. Per la fattispecie l’artista, per far sentire a casa loro questi supereroi li ha resi simili in tutto e per tutto ai frequentatori simbolo di questa fermata; ha dipinto pertanto cinque supereroi ognuno di un gruppo umano diverso. Ed ecco a voi l’opera:

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l’opera finale

Ed ora quattro significativi particolari dell’opera:

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Mano d’artista al lavoro:

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E per finire una carrellata ambientale durante la fase realizzativa per meglio godere dell’opera:

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Spin Time Labs – Una realtà sociale al centro di Roma /5

Quinto giorno di visita allo Spin Time Labs; dopo Bol 23, Beetroot, Diamond, Solo, Alt 97 e Cancelletto oggi è la volta di altri due conosciutissimi street artist romani; tutti e due famosi per la particolarità delle loro opere, uno, Murphy, capace di realizzare dei totem meravigliosi che, quando li incontriamo, non finiscono mai di stupirci per la loro originalità; l’altro, Aloha oe, che non perde l’occasione ed ogni volta ci presenta uno dei suoi personaggi stravaganti e bizzarri dal look fenomenale e sorprendente.

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l’opera dissacratoria di Aloha oe

Inizialmente era stato realizzato il solo ciclista “Aloha”, al quale solo successivamente si sono aggiunti gli altri due fuggiaschi.

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E nella sequenza che segue vedremo Murphy intento a realizzare il suo “totem”, l’opera vista da diverse angolazioni e due particolari della stessa:

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Murphy in azione

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due particolari dell’opera

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il totem di Murphy come “trait-d’union” fra le opere di Aloha oe, Alt 97 e Diamond 

Ora possiamo anche permetterci di mostrarvi due immagini dell’ambiente dello Spin Time Labs, quello che è il salone delle feste; le due opere presentate questa sera, oltre agli artisti richiamati prima, sono anche in compagnia dei murales di Solo e Bol 23:

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Spin Time Labs – Una realtà sociale al centro di Roma /3

Anche questa sera sostiamo allo Spin Time Labs; vi presenteremo due opere che vivono in simbiosi ma, ironia del destino, sono destinate a non vedersi mai; sono state realizzate su due muri perpendicolari fra loro ma con un angolo di 270 gradi. Al contrario, gli artisti che li hanno realizzati, tra i più conosciuti della grande platea della street art romano, sono amici e molto legati. Si tratta di Solo e di Diamond. Il primo inventore dei supereroi tristi che hanno perso i superpoteri, il secondo inventore di un’arte cupa e brillante al tempo stesso, visionaria ed inquieta. Ecco i loro murales realizzati allo Spin Time Labs:

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l’opera di Solo

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due particolari

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l’opera di Diamond

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zoomata progressiva

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la posizione dei due murales