Parco delle Energie

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /272

Il Murale al Giorno di oggi siamo andati a fotografarlo, fresco di realizzazione, al lago ex Snia, ricordate? L’unico lago sorgivo di Roma, Quello nato a seguito della rottura della falda acquifere dell’Acqua Bullicante causata dalla oscura speculazione edilizia dei palazzinari romani. Grandi festeggiamenti perché questo è il primo murale realizzato all’interno dell’area di pertinenza del lago e noi siamo stati ben felici di documentare l’evento.

L’artista che ha realizzato l’opera si chiama L7m, è brasiliano, di vicino S.Paolo, invitato in Italia nell’ambito del progetto “Urban Area” per degli interventi ad Affabulazione, il centro culturale di Ostia.

A seguito di una collaborazione aperta con a.DNA Collective ed il progetto M.U.Ro L7m realizzerà inoltre altre opere tra cui una è già in corso d’opera al Quadraro e che presenteremo a breve ai frequentatori del progetto “FotografiaErrante”.

Ecco quindi l’opera realizzata da L7m al lago ex Snia:

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l’opera

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sul muro che la sostiene

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /268

Terminiamo questa sera la breve visita iniziata, con il Murale al Giorno 267, alla pista polivalente del Parco delle Energie, in via Prenestina, ai margini del Pigneto, anche se la zona è parte del sesto Quartiere istituzionale di Roma il Tiburtino. Le opere che presentiamo, a parte due preesistenti,  sono apparse anch’esse di recente e comunque dopo la nostra precedente escursione che risale alla metà dello scorso mese di gennaio.

Iniziamo con una opera caratteristica dello street artist Ivan Fornari, proseguiremo poi con elegantissimi pezzi calligrafici. Buona visione!

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l’opera di Ivan Fornari

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /267

Il “murale al giorno” odierno ci porta al Parco delle Energie, quello che si affaccia sul Lago che -non vediamo l’ora- venga finalmente dato in fruizione alla città. Quel lago, unico sorgivo dell’immenso territorio del Comune di Roma, ricordiamo, è stato generato dalla rottura della falda acquifera di quella che era “L’Acqua Bullicante” ad opera della solita speculazione edilizia dei palazzinari nostrani.  Il muro è quello ambitissimo (ed in proposito, prima o poi, faremo una veloce carrellata delle opere di street art che vi sono state esposte, almeno negli ultimi quattro anni) che separa la pista polivalente dall’area di pertinenza del Centro Sociale Occupato Autogestito “Exsnia”.

Questa volta è stato affrescato da uno dei gruppi più attivi di Roma, almeno per quanto riguarda gli ultimi tempi. Ecco il pezzo, in perfetta armonia con la stratificazione artistica del muro che ben si nota nella parte alta della foto proposta.

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Ed ora un passaggio dettagliato sui vari componenti  (quattro elementi calligrafici e due puppets) del grande murale, che ricordiamo si estende per una lunghezza di circa  25 metri:

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /236

Torniamo un’altra volta sulla pista polivalente del Parco delle Energie per coronare esaustivamente la visita iniziata con il murale al giorno numero 234 del 9 gennaio scorso. Avevano tralasciato di presentare due pezzi di notevole fattura che richiamano tempestivamente l’attenzione del viandante per la loro esuberanza cromatica.

La prima è un’opera di Clown:

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La seconda opera è stata realizzata da Napal Naps; particolarissimo e personalissimo il suo prodotto pittorico di particolare corposità; viene naturale immaginarselo davanti una tela a dare di spatola per realizzare volti trasognati in un ambiente multicolore costellato di tracce floreali.

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l’opera di Napal Naps

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sopra: alcune visioni d’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /234

Un salto al Parco delle Energie, oggi valeva proprio la pena di farlo; un microcosmo di arte spontanea che si arricchisce di giorno in giorno: un continuo divenire di colori e forme che allietano coloro che vengono a trascorrere un po’ del lor tempo libero in questi tranquillo parco che, speriamo presto, diventi corollario dell’unico lago sorgivo che si trova nel comune di Roma. Come tutti ben sanno questo lago ha visto la luce da pochi anni, è nato lì dove c’era “l’acqua bullicante” una falda acquifera (con forte concentrazione di idrogeno solforato) portata poi alla luce durante gli scellerati lavori per costruire un centro commerciale dentro la ex Snia Viscosa di cui territorio dell’attuale parco era, negli anni a cavallo fra le due guerre del secolo scorso, parte integrante. Per una volta grazie all’avidità dei palazzinari nostrani, un’area destinata a divenire, con la complicità di amministratori senza scrupoli, un cubo di cemento armato, verrà, si spera presto, restituito alla collettività che saprà farne sicuramente buon uso.

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il Parco delle Energie con la pista polivalente

Questa sera vi presentiamo le ultime opere apparse (riteniamo poco prima e a cavallo delle feste natalizie/fine anno) sui muri del Parco delle Energie, in particolare di quella che è la struttura polivalente confinante con gli edifici del Centro di Aggregazione Sociale “Ex Snia”.

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opera di Ivan Fornari

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inserita nell’ambiente

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perla pittorica di Cristina Rossillo (usata da qualcuno come tavolozza per esprimere sentimenti)

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in visione d’ambiente

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esercizio calligrafico (parte in basso) su vecchia opera del 2012

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nudo di donna dipinto da Hos

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nell’ambiente (sullo sfondo sopravvive una figura dalle vaghe sembianze umane realizzata da Eukary ota)

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due opere di ridotte dimensioni incastonate su due rientranze

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dipinto astratto di Marco Ricco cnc che incornicia una piccola opera di Ivan Fornari

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che qui vediamo nei dettagli

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il tutto inserito nell’ambiente

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terza opera di Ivan Fornari presente al Parco delle Energie

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /183

Oggi, 13 maggio, facciamo una capatina al Parco delle Energie, una delle vetrine espositive della street art schietta e genuina della capitale, forse la più agguerrita, dove si sgomita facilmente con bomboletta, poster e pennello per accaparrarsi il miglior muro che c’è, quello più grande o quello più visibile. Due i motivi, a nostro parere, che rendono così ambìto questo sito; il primo che il parco è confinante ed anche parte integrante di uno dei più efficienti Centri di Aggregazione Sociale di Roma, la “ex Snia” e quindi frequentatissimo di giovani culturalmente  impegnati, il secondo che il parco è molto vissuto da parte dei residenti del quartiere e quindi vi si svolgono, di frequente, e feste organizzate, e feste spontanee.

Veniamo al dunque: intorno alla metà dello scorso mese di febbraio apparve, sul muro che abbraccia la pista polivalente che si trova all’interno del parco, una raffinata opera figurativa realizzata in bianco e nero; si trattava di un volto di giovane ragazza sul quale si stagliavano due occhi azzurri, così intensi da far drizzare i peli delle braccia dell’osservatore. Eccolo:

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l’opera

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zoomata sugli occhi

Orbene, intorno alla metà di aprile, due giovani street artist in trasferta da luoghi opposti della penisola, una da Napoli, l’altro da Macerata, si sono impossessati di quel muro e vi hanno realizzato la loro opera di Lettering che abbiamo colto in fase di realizzazione:

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /168

Con quattro articoli di maggio 2014 a lui dedicati e con il murale al giorno numero 8 dell’8 luglio 2014 avevamo fatto la conoscenza dello street artist Gesta Future. Da allora l’artista, dopo aver girovagato per l’Europa per entrare a contatto con le avanguardie pittoriche di quei paesi, si è dedicato alla sperimentazione nuovi canali artistici.

In questi giorni, ritornando alla sua vecchia passione che è stato il muro assaltato con bombolette di colori sgargianti, ha realizzato una nuova opera al Parco delle Energie (ex Snia):

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l’opera

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il sole che nutre la rose antropomorfe

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l’inserimento dell’opera nell’ambiente

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /134

Questa sera del 15 febbraio la dedichiamo ad una street artist già nota ai frequentatori di questo progetto; abbiamo presentato muri che la hanno vista lavorare con altri suoi colleghi; il primo, al Red Lab dove ha collaborato con Bol 23, il secondo trovato in occasione della nostra visita al parcheggio della fermata “Villa Bonelli” (treno metropolitano FR1 di Roma), dove ha dato luogo ad una performance con Groove e Giulia Alvear Calderon. Avrete capito tutti che stiamo parlando di Ota. I personaggi da lei dipinti, che potremmo facilmente incontrare a bordo della Enterprise, sembrano appartenere ad una razza parallela dell’umana, forse dall’intelligenza superiore ed forse in grado di risolvere tutti i mali che affliggono questa umanità debole e rissosa. Abbiamo trovato una sua splendida opera sulla grande tavolozza che delimita la pista polivalente realizzata nel parco delle Energie e siamo lieti di presentarvela!

 

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la porta occupata da Eukary ota

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l’opera

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incontro ravvicinato

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /72

Oggi 13 ottobre restiamo ancora al CSOA ex Snia perchè un amico artista, facendo gli onori di casa nel Centro Sociale, mi ha condotto in un luogo non frequentato dai comuni mortali e mi ha fatto vedere un’opera collettiva di 2501 ed Andreco. Siamo saliti su una terrazza ed ecco apparirmi dei piccoli capolavori che condivido con voi.

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2501                                  Andreco                                   2501

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2501                                                                             Andreco

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il sito

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /71

Oggi, domenica 12 Ottobre, c’è stata una grande festa al Parco delle Energie; siamo a Roma, al Prenestino, praticamente all’altezza di largo Preneste, lì stretto tra la via Prenestina, il deposito delle ferrovie delle stato denominato “Parco Prenestino” e via di Portonaccio c’è quello che una volta era la fabbrica della Snia (industria chimica che negli anni 50/70 spopolava in Italia. Chiusa la fabbrica sono arrivati i palazzinari nostrani che volevano estrarre miliardi da quella miniera; ma l’ingordigia per una volta li ha traditi, durante i lavori di scavo per tirare su migliaia di metri cubi di cemento è stata rotta la falda acquifera e lo scavo realizzato per le cantine ed i garage si è riempito di acqua; nonostante gli sforzi per prosciugare il sito il lago è stato più forte, non è stato sconfitto e così all’improvviso anche la città di Roma, una volta sprovvista, si è vista dotata di un lago sorgivo. Nel frattempo fra il lago ed il deposito delle ferrovie era nato un parco pubblico, “il parco delle Energie”, e a fianco del parco, un una parte della Snia, i locali esistenti sono stati occupati dai giovani del quartiere che ne hanno fratto un bellissimo centro di aggregazione sociale. Oggi (ma anche ieri e venerdì sera) quindi CSOA ex Snia al centro di tutto, all’interno del parco ha avuto luogo la manifestazione culturale “Logos – 014 , festa della parola”, libri a volontà. E sui muri di una scuola dentro il parco quattro street artist si sono letteralmente scatenati ed hanno riempito un muro lungo, penso, quaranta metri di esseri che potrebbero vivere nel nostro mondo onirico, sono animali che vanno dai pesci di Alleg, ai germani reali e alle rane di Cancelletto per arrivare alle figure al limite dell’astratto di Gio Pistone. C’era poi un quarto artista, molto famoso anche lui, ma che oggi, per la prima volta si è cimentato nella realizzazione con vernice e pennello di un murale; fino a ieri era solamente il più accreditato artista romano del “poster”, si tratta di Martoz, già passato due volte tra le maglie di “FotografiaErrante” per lasciare due superbe opere nella rubrica “Un murale al giorno”. Lui ha realizzato due mani, una la vediamo qui stasera, l’altra, insieme alle opere di Alleg, Cancelletto e Gio Pistone saranno oggetto di un più approfondito studio nei prossimi giorni. Buona Visione.

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sopra l’opera           –          sotto l’opera ed il suo realizzatore, lo street artist Martoz

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