Flaminio

Attraverso i quartieri di Roma /1

Iniziamo oggi un viaggio attraverso i quartieri della più bella città del mondo, carica di fermenti artistici contemporanei, nonostante ci sia qualcuno (i romani) che ce la metta tutta per distruggere cultura e solidarietà, elementi propri di una civiltà carica di tremila anni di storia.

Ovviamente iniziamo dal primo: il quartiere Flaminio che prende il nome dalla via Flamina, strada consolare che si lancia verso il nord dalla porta del Popolo, incuneato tra la via stessa e l’ansa del Tevere che da ponte Milvio gira fino al ponte Giacomo Matteotti. Primo dei quindici quartieri istituiti nel 1921, nasce dapprima, intorno ai primi anni del ventesimo secolo, come zona ad alta concentrazione industriale; l’edilizia abitativa stenta a partire a causa dell’insalubrità dell’area che è soggetta a periodiche invasioni degli straripamenti del Tevere. Le prime abitazioni civili sorgono a ridosso della collina dei Parioli. L’edificazione di alcune importanti caserme e di grandi complessi di case popolari saturano successivamente tutta la zona.

Ecco ora alcune delle opere esposte sui muri del quartiere e scovate nel corso del corrente anno 2015:

1.1

opera di JBRock

1.2

l’ambiente: scalinata monumentale di scesa all’argine dal Tevere da lungotevere Arnaldo da Brescia

1.3     1.4

1.5     1.6

1.14     1.7

piazza dei Carraci, cassette postali impreziosite da piccole opere di C215

1.10

opera di Alice Pasquini, via Masaccio

1.11

presenze umane

1.12

opera di Mr. Thoms, via Pinturicchio

1.13

opera di C215, via  Giovanni Paolo Pannini

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /203

Noi, conservatori di una delle opere del collettivo Robocoop, quella esposta l’inverno scorso in vicolo del Leonetto ed in disguido per le avverse condizioni atmosferiche, ci siamo recati oggi al salone espositivo “via Flaminia”, parete esterna del mercato rionale dove erano esposte due nuove opere realizzate dallo stesso collettivo. Siamo a due passi da Porta Flaminia che racchiude la stupenda piazza del Popolo romana.

Il primo poster nasce dalla perfetta simbiosi tra la “Natività di Maria” del Ghirlandaio e la scala elicoidale di Niemeyer situata nel Palacio Itamaraty di Brasilia; quasi 500 anni separano le due opere.

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il primo poster

Nel secondo poster l’opera di Sandro Botticelli, “La Calunnia” si immerge gradevolmente nei cerchi concentrici propri del progetto di Carlo Scarpa, “La Tomba di Brion”. Una curiosità, la tomba realizzata negli anni 70 del secolo scorso per raccogliere le spoglie di Giuseppe Brion, fondatore della Brionvega, conserva anche quelle dell’architetto stesso che nel 1978 mori per un banale incidente, cadendo da una scala in un negozio giapponese.

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il secondo poster

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la parete espositiva del mercato rionale di via Flaminia

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l’ambientazione a ridosso di porta Flaminia

Ed ora una serie di scatti che hanno accompagnato alcuni visitatori del luogo:

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riflessi di una vetrina