JBrock

La bellezza del Lettering

Torniamo sul nostro debole nel campo della street art. Oggi ci siamo recati al quartiere Trionfale, il XIV di Roma, intorno alla città del Vaticano, in via Angelo Emo, proprio al confine col il quartiere Aurelio, sotto il ponte stradale che sostiene la via Olimpica, così detta perché aperta nel 1960, in occasione della XVII olimpiade per collegare gli impianti sportivi posti a nord della Capitale con la zona dell’EUR dove al “Laghetto” si disputavano le gare di canottaggio e al nuovo velodromo le gare di ciclismo su pista.

Ebbene sotto quel ponte abbiamo trovato un’opera collettiva di virtuosismo della calligrafia cui hanno partecipato alcune tra le migliori firme della street art romana. Come di consueto per la branca “Lettering”, non assegneremo la paternità delle opere ai singoli artisti; lasciamo che gli autori vengano individuati a seguito della ricerca individuale dei frequentatori del progetto “FotografiaErrante”. Buon godimento!

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l’opera incorniciata dal complesso stradale e da un apparente ambiente bucolico

Ed ora, una visione ravvicinata dei componenti della murata:

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Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /201

Il maestro JBRock è tornato prepotentemente alla ribalta! Oggi abbiamo scovato tre sue opere, tre di quelle facce cui ci ha abituato negli ultimi tempi; volti seri privi di sguardo ma con un segno distintivo che li accomuna e sembra li voglia costringere a sorridere.

I primi due volti accompagnati da un doppio accenno calligrafico son messi in mostra sulla parete esterna del Villaggio Globale, per l’esattezza sul lungotevere Testaccio dove va a morire a ridosso delle mura Aureliane, sotto il ponte ferroviario della stazione Ostiense. Ovviamente siamo nel XX Rione di Roma, per l’appunto Testaccio.

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il primo volto

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protetto da due accenni di lettering

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il secondo volto

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una visione d’insieme

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in un campo più largo

Il terzo volto è in mostra in quel salone espositivo che è il parcheggio della fermata, della ferrovia FR1, di Villa Bonelli, dove le opere si accavallano ad un ritmo frenetico.

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il volto di Villa Bonelli

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piazzatosi a margine di un preziosissimo esercizio trivalente di Lettering come se volesse proteggerlo da misteriosi incursori

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /174

Il murale di oggi 1 maggio lo dedichiamo ad uno street artist che purtroppo un destino avverso ci ha portato via; stiamo parlando di Greco, che insieme a JBRock e a Diamond, diede vita ad una delle più affermate Crew romane, la TTS. Da notare che l’opera di Greco è stata, nel corso dell’inverno, posta sotto osservazione dal vecchio amico JBRock con l’esposizione di suoi due poster; quei faccioni bonari ed allo stesso tempo minacciosi sono diventati i custodi di dell’opera, quasi da renderla immortale, se non rispetto al tempo, almeno rispetto agli uomini. Siamo in via Taranto angolo via Pozzuoli, palazzo delle Poste. Quartiere istituzionale, l’VIII, Tuscolano. Buona visione.

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l’opera

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due particolari

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /158

Questa sera del 28 di Marzo numero speciale di “Un murale al giorno”; speciale perché ieri, mentre eravamo immersi in uno dei nostri viaggi nel cuore della più bella città del mondo, siamo incappati, per nostra somma fortuna, nello studio di un street artist, quello stesso studio che fino a qualche anno fa fu calcato da tre street artist tra i più grandi che lo scenario delle avanguardie artistiche romane abbia mai prodotto. E noi, come al solito, vogliamo rendere partecipi i frequentatori di questo progetto delle nostre conoscenze e quindi procediamo a presentarvi due opere che abbiamo scoperto su nel muro, in alto:

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I più esperti già hanno capito dove siamo stati ma per i neofiti della street art romana ora faremo un passo avanti ed allargando il campo di ripresa, arrivano degli indizi che permetteranno a tutti di capire di chi stiamo parlando:

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Ecco svelato l’arcano, siamo capitati nello studio di JBrock, giovane street artist ma già veterano, sulla strada da oltre vent’anni e punto di riferimento per i giovani che oggi si avvicinano al graffitismo. Abbiamo già avuto occasione di presentare sul progetto “FotografiaErrante” alcuni sui lavori; amiamo ricordare la sua grande opera realizzata per Otdoor Festival 2014 che ha letteralmente riempito pareti, soffitto e pavimento di un immenso padiglione della ex Dogana dello scalo S.Lorenzo con spazio multicolori ossessivamente incorniciati da tratti neri che sembrano ripetersi all’infinito.

In quello stesso studio, come dicevamo, fino a pochi anni fa hanno lavorato con JBrock altri due street artist: Greco che purtroppo un destino infame ci ha portato via giovanissimo, e Diamond di cui conosciamo la fama. E le due perle che abbiamo sopra esposto sono, la prima di Greco e la seconda di Diamond.

Ripromettendoci di tornare presto presso quel laboratorio d’arte contemporanea, salutando JBrock, abbiamo avuto il tempo per dare un’occhiata in giro:

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Con Guerrilla SPAM e JBRock in giro per Roma

Questa sera una puntata speciale per FotografiaErrante! C’è molto fermento nell’aria in questa città sorniona, specie nel cosiddetto mondo della Street Art. Ad accendere la fiamma mai sopita del dibattito su cosa è giusto e cosa è sbagliato, se ti comporti così non devi più chiamarti street artist, se sei così intransigente quello tuo è un comportamento da fascista (che parolona!), se fai un muro legale sei un venduto, e chi più ne ha più ne metta, ci ha pensato uno street artist con le carte in regola per farlo: JBrock.

Queste sono le sue testuali parole che secondo il nostro parere colgono nel centro della questione:

Tu me lo stacchi?
Io ce lo riattacco!
Vedemo un pò chi o vince sto gioco.

E voi, che vi definite o vi definiscono “street artist” venite a giocare a fare la street art pe davero?!
O nun ve aregge più?
Daje, namo un pò e resuscitate cazzo!

Ci tengo a chiarire onde evitare fraintendimenti che questo vuole essere uno stimolo e non una critica, hai appena iniziato a fare robba in strada ? Beato te quella sensazione all’inizio è la cosa più potente, spacca tutto!

Hai iniziato già da un pò di tempo e ti pagano per fare i tuoi lavori su muri legali? Cazzo nun te scorda da dove arrivi e continua spaccare tutto!

Hai iniziato da tanti anni ti pagano per fare muri e facciate in giro per il mondo e i tuoi quadri costano 10.000 € al metro quadro?
È proprio con quest’ultima categoria con la quale ci tengo maggiormente a confrontarmi pe strada, ve lo ricordate chi ce stava per strada all’inizio insieme a voi? Vi sto aspettando, nun ce credo che vi si è spento il fuoco, ariaccennetelo.

Spero di vedere tanta robba nova ar giro pe Roma.
Buona giornata a tutti.”

E per vedere tanta robba pe strada, per la felicità della mente della gente ha cominciato proprio lui, JBRock, insieme a Guerilla SPAM a dare una bella scossa  al movimento.

Ieri ci siamo concessi una bella e salutare passeggiata nel quartiere Ostiense e questo ne è il resoconto:

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via delle Conce: qui il poster di Guerrilla Spam ha retto circa un giorno poi ha preso il volo per mano ignota

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piazza del Gazometro, qui JBRock e Guerrilla fanno compagnia alla preesistente opera di K2m

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via Ostiense, di fianco all’Alexis

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via Giuseppe Libetta angolo via Ostiense

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via Giuseppe Libetta

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via Giuseppe Libetta

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Ponte degli Argonauti (ex fermata metro Garbatella)

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via Ostiense, prossimità ponte Settimia Spizzichino

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via Ostiense angolo cvalcaferrovia Settimia Spizzichino, quattro Street artist: Calatrava, Guerrilla SPAM, Artcock (felicemente sorretto) e JBRock

Il lettering dell’Altra Economia

Nostalgia del Lettering? Ce la facciamo passare subito.

Restiamo nel Rione Testaccio e facciamo un salto all'”Altra Economia”, in quel sito una volta adibito alla macellazione ed alla distribuzione delle carni destinata alla città di Roma. Lì, lungo la recinzione con tavolato che divide la zona di competenza della facoltà di Architettura dell’Università diffusa di “Roma Tre” da quella che è l’area utilizzata per manifestazioni varie che si svolgono principalmente con l’avvento della bella stagione, convergono periodicamente street artist, principalmente del Lettering, che ne cambiano continuamente l’aspetto realizzando le loro variopinte evoluzioni della lettera. Facendovi visita in questi giorni passati, abbiamo trovato il sito completamente rinnovato e lo condividiamo volentieri con i frequentatori del nostro progetto.

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Nel corso della nostra battuta siamo incappati in una ex fontanella ormai in disuso, cui un artista di nostra conoscenza, JBrock, ha  voluto dare nuova vita:

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l’opera

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l’ambiente

 

Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /141

Questa sera, zuzzerellando con amici, si è parlato fra l’altro, anche di JBrock; quale migliore occasione per presentare una delle opere che lui sapientemente espone per le vie di Roma per il godimento dei cacciatori di street art? Ecco quindi una sua opera postata in Lungotevere Tor di Nona, siamo nel V rione di Roma, quello chiamato “Ponte”; come supporto è stata usata la parete di un container di una ditta che sta eseguendo, da una vita, lavori di manutenzione:

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e qui di seguito primo piano del faccione, che così giovane, mostra già i segni del tempo:

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Poi, se avete l’accortezza di seguirci, lì vicino c’è una scala in ferro che conduce alla sottostante via di Tor di Nona; la imbocchiamo e, dopo aver percorso tutti gli scalini, scorgiamo una vera e propria perla di questo eclettico artista; eccola:

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Un difficile caso per Hercule Poirot

Stanno accadendo cose strane nel mondo della street art romana e per venirne a capo si dovrebbe scomodare l’illustre detective belga nato dalla fervida immaginazione di Agatha Christie.

Prologo: Parliamo del celebre e quotatissimo (dal punto di vista culturale) Street Artist romano che risponde al nome di JBRock. Non avendo, purtroppo, mai avuto occasione di incontrarlo personalmente nel corso delle nostre scorribande fotografiche e quindi essendo finora stati impossibilitati a conoscerlo di persona e parlare con lui (cosa che è avvenuta con risvolti meravigliosi con altri Street Artist dell’area romana) ci limitiamo a dare qualche semplice notizia che permetta di inquadrare senza equivoci la personalità di questo artista.

Tra graffiti, poster e stencil JBRock è un’autorità nella scena street italiana e soprattutto romana; con le sue opere ha cambiato letteralmente il volto di alcune strade come nel caso dell’intervento per l’Outdoor Urban Art Festival 2010 in via dei Magazzini Generali al quartiere Ostiense. E una traccia ancor più marcata l’ha lasciata alla fine del 2014, sempre all’Outdoor Urban Art Festival che si è svolto, questa volta, dentro le mura (infinite) della ex Dogana dello scalo ferroviario di Roma S.Lorenzo (vedasi articolo “Outdoor festival 2014/2 del 17 novembre 2014), dove in maniera direi quasi maniacale ed ossessiva ha riempito muri, soffitto e pavimento di uno smisurato salone con sfumature monocromatiche ovvero con spazi multicolori incorniciati da tratti neri che si rifanno ai pittogrammi orientale (sinogrammi).

Antefatto: JBRock realizza, a scadenza ravvicinata, una serie di opere di cui parte si rifanno a quelle realizzate per Outdoor Festival 2014 ed altre consistenti in faccioni gialli di svariati personaggi nati dalla sua mente creativa; queste opere vengono esposte (incollate), a scadenze ravvicinate, sui muri della città ed in particolare sugli spazi di affissione degli anni ’60 (tabelle metalliche con logo S.P.Q.R. addossate ai muri dei palazzi all’interno o nelle immediate vicinanze delle mura Aureliane) che sono miracolosamente sopravvissuti alla folle mania distruttiva delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel frattempo.

Fatto: Con la complicità della posizione delle opere (letteralmente a portata di mano), della capillare pubblicità dell’esposizione (pubblicazione di Facebook) e per ultimo, ma non meno importante, il valore intrinseco che ognuno di noi può attribuire alle opere, queste, una per una, sono state in breve sottratte da ignoti.

Conseguenza:  Non siamo riusciti a documentare la maggior parte delle opere realizzate da JBRock in quanto, nonostante la solerzia che ci è proverbiale, spesso siamo arrivati sul posto quando le opere erano già scomparse, dobbiamo quindi accontentarci di presentare a fedeli frequentatori  del progetto “FotografiaErrante” solamente queste quattro opere.

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via Nedo Nadi

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via Antonio Allegri da Correggio

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Giardini del Pincio (villa Borghese)

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via delle Belle Arti

Outdoor festival 2014 /2

…….. Entriamo a sinistra nel primo salone; ci attende una grande sorpresa, JBRock si è superato, con i suoi tratti marcati ripetuti fino alla follia;  ci accolgono e ci avvolgono quelle sfumature monocromatiche che riempiono ossessivamente il soffitto, il pavimento e parti delle pareti intervallate queste da spazi multicolori incorniciati da tratti neri.

Restare per un’ora a bocca aperta in questo grande ambiente diviene una cosa talmente naturale che il tempo sembra abbia cominciato a scorrere tumultuosamente.

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parete di sinistra                   –                     parete di destra

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parte della parete di fondo

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visione prospettica

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se alzi gli occhi al cielo

JBRock così parla di sé presentandosi al pubblico di Outdoor Festival 2014: “Sono nato a Roma nel 1979. Scrivo sui muri da quando ho 12 anni e non ho mai smesso perché, oggi come ieri, trovo che nella mia vita non ci sia cosa che mi faccia sentire meglio. Penso che per ogni essere umano ci sia un percorso da trovare già scritto nel proprio DNA. Credo che il difficile – nel viaggio della vita – sia trovarlo, per poi riconoscersi in esso e lottare per portarlo avanti, con passione e dedizione. Io come altri ho avuto la fortuna di trovarlo. Voi? Seguite il vostro istinto e la vostra passione e non fatevi ingannare da altre stronzate.”